La Sicilia ai siciliani: "Se non ci ha ucciso il Coronavirus lo sta facendo il governo"

La Sicilia ai siciliani: “Se non ci ha ucciso il Coronavirus lo sta facendo il governo”

Redazione

La Sicilia ai siciliani: “Se non ci ha ucciso il Coronavirus lo sta facendo il governo”

Tag:

martedì 28 Aprile 2020 - 07:14

"La Fase 2 è l'ennesimo regalo al Nord, uno scandalo smentito dai numeri", commenta l'associazione che invita la politica ad un sussulto di dignità....

L’ultimo DPCM di Conte ha scatenato reazioni di protesta, soprattuto nelle Regioni del Sud, quelle nelle quali si è registrato il minor numero di contagi ma che sono in posizione di svantaggio rispetto alla Fase 2 del Nord.

Italia a trazione nordista

A scrivere è l’associazione La Sicilia ai siciliani evidenziando come, ancora una volta l’ITALIA rimane uno Stato a trazione nordista. Per i siciliani la Fase 2 è semplicemente sempre la Fase 1 ma con la possibilità in più di fare una corsetta, ovviamente provvisti dell’immancabile certificazione, per la felicità di chi difende la costituzione in tema di diritti di libertà violati.

Si persevera il massacro

Così- scrive il movimento indipendentista- però, non si può certamente dire per i nostri fratelli del NORD ITALIA, visto che, invece, si aprono tutte le fabbriche e le catene della grande distribuzione. Il cuore economico viene tutelato e ritorna a battere. Ci aspettavamo qualcosa di diverso dal governo giallorosso, non diciamo un occhio di riguardo ma una maggiore sensibilità, visto l’abbandono della Lega dalla coalizione di governo. Invece il governo Conte II ha perseverato con quanto succede da decenni, un massacro continuo nei nostri confronti”

I numeri del Nord e quelli del Sud

L’associazione la Sicilia ai Siciliani utilizza i numeri di questi mesi per chiarire perchè anche la Fase 2 è una testimonianza di discriminazione.Al 26 aprile (dati della Protezione Civile), in Lombardia risultano 35.166 contagiati, in Piemonte 15.519, in Emilia Romagna 12.341, in Veneto 9.138. Scendendo verso sud: Puglia 2.937 contagiati, Basilicata 219, Calabria 797. E la Sicilia? 2107. Anche volendo prendere come riferimento il parametro relativo al tasso di riproduzione basale di una patologia (R0), ossia la possibilità che una persona contagiata possa infettarne altre, in Sicilia, tale parametro è tra i più bassi in Italia (in Lombardia il più alto).

Perchè non apertura differenziata?

Con queste premesse, quindi, ci si sarebbe aspettati che la Presidenza del Consiglio avesse programmato una riapertura scaglionata anche in base alla reale diffusione dell’epidemia. Come? Dando credito ai numeri e più autonomia alle Regioni in virtù a dei parametri oggettivi. Troppo complicato? Troppo faticoso? O forse del sud e della Sicilia non interessa a nessuno?

Lombardia 3 mila Basilicata 219

Più comodo per il governo studiare solo certi aspetti tutelando una parte di Italia con una valutazione non a 360 gradi ma a 90, la stessa posizione in cui noi siciliani (insieme al meridione) ci ritroviamo. Una domanda ci rimbomba in testa: ma i 35.000 contagiati della Lombardia presuppongono misure cautelari uguali ai 219 malati della Basilicata?

Fabbriche sì, bar no

E ancora un bar, una pasticceria, un parrucchiere avrebbero più difficoltà a fare rispettare delle regole in confronto a una fabbrica con migliaia di operai? Dal DPCM possiamo dire che il problema non è stato evidentemente posto, dato che le industrie e le catene della grande distribuzione, notoriamente concentrate al nord, possono riaprire, mentre il negozietto al dettaglio del sud deve rimanere chiuso.

Ennesimo regalo al Nord

Possiamo gridare allo scandalo? Possiamo accusare di ennesimo regalo al nord? La risposta è decisamente sì. In questo modo si condannano al fallimento e alla fame migliaia di piccoli imprenditori e le relative famiglie per il solo interesse dei grandi gruppi economici. Chiediamo al Presidente Musumeci, sempre che la cosa non gli crei troppo imbarazzo con gli amici della Lega di avere un sussulto di dignità, ricordarsi di essere il Presidente della Regione Siciliana e protestare in modo energico ed efficace con il governo centrale.

Condannati alla miseria

Ai deputati nazionali e regionali chiediamo un sussulto di orgoglio. Se avete veramente a cuore la Sicilia battete un colpo. Se in Sicilia non si è morti di coronavirus ci stanno condannando a morire di miseria. Le piazze sono pronte a popolarsi, si sta giocando con il fuoco.

Articoli correlati

7 commenti

  1. finalmente quacuno lo ha capito , ma io la colpa non la do allo stato la do a chi amministra e ha amministrto per anni la Sicilia ,ma quale statuto speciale ci siamo sempre calate le brache con il governo centrale . Secondo me non c’è mai stato e forse mai ci sarà un politico Siciliano serio di polso, che agisca secondo il suo parere .Inutile dire La Sicilia ai siciliani , l’ITALIA rimane uno Stato a trazione nordista, almeno loro hanno partiti e politici che li rappresentano , avete mai sentito parlare di lega sud o cè mai stato un partito del sud o un politico del sud che tutela gli interessi del sud, Puntiamo il dito contro di noi invece di cercare il capo espiatorio .

    4
    2
  2. I nordisti non hanno capito che la Sicilia non ha bisogno di loro noi siamo autosufficienti in tutto abbiamo il sole le spiagge l’agricoltura persone con un cuore grande e ottimi ospedali con medici che non hanno niente da invidiare a quelli del nord e come regione autonoma possiamo gestirci da soli infatti l’abbiamo dimostrato anche in quest’ultima occasione e non vogliamo nessun turista che viene dal nord.Le nostre tasse da ora in poi le pagheremo solo alla regione di appartenenza e non al governo centrale che ci ha fatto sempre più poveri. Un grande riconoscimento al Presidente Nello Musumeci

    1
    0
    1. Mi perdoni ma a mio parere non conosce affatto il nord.
      Siamo distanti anni luce da loro purtroppo.
      Noi non abbiamo nulla, al contrario di loro.
      Viviamo delle favolette dell’autonomia del clima temperato, del mare pulito, che fra parentesi stiamo inquinando senza peraltro alcun vantaggio economico.
      Che tasse vorrebbe venissero pagate dai siciliani in Sicilia, col federalismo fiscale stile lega nord, di cui parla, se non esiste un vero tessuto imprenditoriale?
      Le pagano gli statali?
      E a loro gli stipendi chi li paga?
      Non è problema che possa essere risolto da nessun presidente di regione venga eletto.
      Il futuro ce lo siamo giocati a carte già da tempo, e siamo convinti che la colpa sia degli altri.

      0
      0
  3. Io credo che ritardare l’apertura di bar e ristoranti sia giusto, perché si tratta di attività più pericolose e difficili da controllare. Spesso in spazi abbastanza ristretti si affollano molte persone e non è possibile indossare la mascherina. Non dimentichiamoci che la sanità del sud non è quella del nord. Finora siamo riusciti a controllare l’epidemia con l’isolamento, ma bastano pochi casi per diffondere il contagio

    0
    2
  4. Buongiorno.
    voglio precisare che sono un piccolo inprenditore messinese e che pago le tasse forse più dei nordisti non è che noi del Sud paghiamo di meno anzi senza il Sud non ci sarebbe Nord perche noi meridionali nel passato abbiamo dato con i nostri Nonni; abbiamo costruito tanto e insegnato tanto però quando si tratta di tagli solo al Sud quando si parla di dare al Nord. MA IO DICO se per voi è un peso la SICILIA lasciateci al nostro destino e facciamo uno stato SICILIANO e vediamo sè abbiamo bisogno dell’italia.

    0
    0
  5. E il nostro Presidente della Repubblica
    cosa fa…. Nulla di nulla…. Presidente batti un colpo!!! Non si può affidare l’Italia ai professori(abbiamo già dato con Monti, Fornerò ecc ecc.) per non parlare di questo governo? Di dilettanti allo sbaraglio. Mattarella, per favore,
    Intervenga prima che l’Italia fallisca.

    0
    0
  6. Noi siamo quello che votiamo, forse non ci rendiamo conto ma la differenza sta nel fare squadra, perché dopo 42 anni di lavoro al nord ho visto efficienze e deficienze e credetemi nessuno ha due teste ma,il modo di pensare ed agire,proviamoci chissà magari ci riusciamo ,forza e coraggio.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007