La stagione di Taormina Arte continua, Beatrice Venezi: "La musica si sposa con teatro e arte"

La stagione di Taormina Arte continua, Beatrice Venezi: “La musica si sposa con teatro e arte”

Emanuela Giorgianni

La stagione di Taormina Arte continua, Beatrice Venezi: “La musica si sposa con teatro e arte”

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mercoledì 05 Luglio 2023 - 11:30

Si parte l’8 luglio con “Il Trittico” ma non mancano gli appuntamenti con la prosa e la danza, raccontati dalla direttrice artistica e d'orchestra

TAORMINA- Terminato il TaorminaFilmFest, la Fondazione Taormina Arte non si ferma ed è pronta a partire con la nuova stagione musicale. Un programma ricchissimo, che unisce alla lirica la danza e la prosa. Il primo appuntamento è sabato 8 luglio con Il Trittico.

A raccontarlo – e a raccontarsi – a Tempostretto è la direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Beatrice Venezi, giovanissima direttrice d’orchestra, anche se preferisce farsi chiamare direttore, la cui carriera è già centrale nel panorama artistico nazionale e internazionale.

L’intervista

Iniziamo subito con la nuova stagione di Taormina Arte. Si parte sabato 8 luglio. Cosa dobbiamo aspettarci da Il Trittico?

“Dobbiamo aspettarci teatro a tutti gli effetti, nel senso più nobile del termine, tutto ciò che l’animo umano e la sensibilità umana racchiudono portato sul palcoscenico. Ne Il Trittico di Giacomo Puccini troviamo tutto, sono 3 titoli diversi che presentano le varie sfumature del nostro essere uomini: Il tabarro (su libretto di Giuseppe Adami) è il dramma, racconta la gelosia, l’amore, l’omicidio; Suor Angelica (su libretto di Giovacchino Forzano), ambientato in convento, è il trionfo dell’opera lirica; Gianni Schicchi (sempre su libretto di Giovacchino Forzano), poi, è l’opera comica, basata su un episodio del Canto XXX, il canto dei falsari, dell’Inferno di Dante”.

Una stagione ricchissima che unisce alla lirica la prosa, la danza, l’arte e riserva anche alcune novità. Ce la racconta un po’? C’è un filo conduttore che guida gli appuntamenti?

“Noi siamo un Festival multidisciplinare, vogliamo rappresentare e dare valore ad ogni aspetto di ciò che è arte. Dopo Il Trittico, presenteremo l’attesa Turandot, nel nuovo allestimento della Fondazione Taormina Arte Sicilia [venerdì 21 Luglio, in replica il 23 luglio]. Poi, avremo grandi nomi della danza, da Eleonora Abbagnato [Giulietta, il 26 luglio] a Jacopo Tissi [Past/Forward, 17 agosto]. Spettacoli di prosa e grandi prime nazionali, da Io ti veglierò, io ti proteggerò [prima nazionale il 27 luglio] – con I solisti Aquilani e la voce narrante di Giorgio Pasotti – a Leonardo Petrillo alla regia di Francesco, Il giullare che inventò il presepe [prima nazionale il 22 luglio], in onore dell’800esimo anniversario della nascita di San Francesco.

Qual è il filo conduttore?

Una parte di questa stagione, in effetti, ha come filo conduttore il rapporto dell’uomo con la Natura: oltre a Francesco, ci sarà Radici [prima nazionale il 20 luglio], lo spettacolo della compagnia DT Junior Ballet che danzerà su un tappeto di foglie; o ancora Di la’ dal fiume e tra gli alberi [prima nazionale 14 luglio], uno spettacolo di prosa e multivisione, con il testo di Ernest Hemingway, in coproduzione con ArteVen, Circuito teatrale regionale del Veneto. Un’altra idea centrale a guidare la stagione è, infatti, quella della collaborazione, tanto con le eccellenze del territorio come il Teatro Massimo Bellini di Catania, quanto con Enti e Fondazioni nazionali ed internazionali tramite accordi di co-produzione e partenariato. Come Arteven, la Fondazione Luciano Pavarotti, l’Opèra-Théâtre de Metz, la MUPA di Budapest. Nella coproduzione Taormina Arte e Hungarian State Opera House, per esempio, andrà in scena il dittico Cavalleria Rusticana / Pagliacci [16 agosto, replica 18 agosto]”.

Il programma, infatti, vuole e può coinvolgere un pubblico variegato, di età e interessi diversi. È una stagione pensata anche e soprattutto per i giovani. Lei, giovanissima, da anni si impegna in prima persona per avvicinare i giovani alla lirica. Come ci sta riuscendo? Vede le cose pian piano cambiare?

“È quello che stiamo cercando di fare a partire da Il Trittico, a nomi importanti della lirica – come Marcelo Álvarez, Massimo Cavalletti, Francesca Tiburzi, Annunziata Vestri e Marco Ciaponi – abbiamo affiancato alcuni giovani della Fondazione Luciano Pavarotti (già protagonista della serata inaugurale del TaorminaFilmFest, insieme a grandi eccellenze da Placido Domingo a Vittorio Grigolo), scelti tramite delle audizioni per offrire loro l’opportunità di crescere professionalmente. Credo che un direttore artistico abbia questo dovere!”

La sua carriera conta tanta esperienza, tanti obiettivi raggiunti e tanto impegno su diversi fronti (per dare un’idea nel 2018 è stata addirittura considerata dalla rivista Forbes Italia tra i cento giovani under 30 “number one”). Quali sono gli altri ideali che muovono la sua attività artistica?

“Gli ideali principali che inseguo sono la qualità e la comunicazione con il pubblico. Voglio superare il cliché per il quale la musica classica e la musica lirica sono difficili, fruibili solo per pochi conoscitori. Non è così, bisogna riuscire ad entrare in contatto con la materia trattata, recuperare il rapporto con il pubblico, mantenendone sempre la qualità. Solo così la bellezza può toccare le anime”.

Qual è l’emozione di “fare del proprio ufficio” un luogo tanto suggestivo come il Teatro Antico, di lavorare per mantenere viva l’arte in un Teatro che ha tremila anni di storia e in cui sono passati migliaia di artisti?

“Responsabilità, bellezza, onore. È sempre fortissima la soddisfazione, tanto per me quanto per tutti gli artisti che arrivano qui per la prima volta. Rimangono estasiati. Ma questa emozione non passa mai, pure lavorandoci ormai da un po’, è impossibile abituarsene”.

Prima di salutarci, un ultima domanda: il programma di Taormina Arte è stato presentato durante l’ultima giornata del TaorminaFilmFest, di cui lei è stata co-direttrice artistica; come è stata l’esperienza? Che bilancio finale ne fa?

“Mi ritengo soddisfatta per tanti fattori diversi, abbiamo ospitato nomi importanti e, nel momento di difficoltà che il cinema sta vivendo, abbiamo avuto una forte partecipazione da parte del pubblico. Abbiamo reso Taormina protagonista della cronaca nazionale e internazionale. Non è stato facile, avremmo sicuramente potuto fare molto meglio, ma abbiamo avuto solo due mesi per realizzare il tutto, è stato il nostro limite. E per questo credo che abbiamo realizzato davvero l’impossibile”.

La stagione

Si comincia sabato 8 luglio al Teatro Antico con il Trittico pucciniano (replica il 13 luglio), una coproduzione Taormina Arte e Opéra-théâtre de Metz, in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti, la regia di Paul-Emile Fourny e la direzione d’orchestra di Beatrice Venezi.

Domenica 9 luglio è la volta del Zukerman trio, guidato da uno dei musicisti più virtuosi, richiesti e versatili del momento, il violinista e violista Pinchas Zukerman, in un concerto di musica da camera insieme alla violoncellista Amanda Forsyth e al pianista Shai Wosner.

Pinchas Zukerman tornerà ad esibirsi mercoledì 12 luglio in un concerto sinfonico insieme alla Taormina Arte Festival Orchestra.

Venerdì 14 luglio avrà luogo la prima nazionale di Di la’ dal fiume e tra gli alberi, uno spettacolo di prosa e multivisione in coproduzione con ArteVen, con il testo di Ernest Hemingway e la regia di Giancarlo Marinelli.

Giovedì 20 luglio la compagnia DT Junior Ballet con le coreografie di Alessandra Scalambrino, la drammaturgia di Rosalba Buda e le musiche originali di Carmelo Maucieri darà vita allo spettacolo Radici, una prima nazionale in scena al Parco Trevelyan della Villa Comunale, una riflessione sull’esistenza umana raccontata nella similitudine con la crescita dell’albero.

Venerdì 21 Luglio (replica il 23 luglio), l’attesissima Turandot, nuovo allestimento della Fondazione Taormina Arte Sicilia con regia, scene e costumi di Giancarlo del Monaco e direzione musicale di Gianluca Martinenghi.

Sabato 22 luglio torna la prosa con Francesco, il giullare che inventò il presepe (replica il 24 luglio), una prima nazionale con la regia di Leonardo Petrillo e l’interpretazione di Luca Lazzareschi, che si ispira alla preghiera di San Francesco d’Assisi “Laudato sì”, in occasione degli 800 anni dalla nascita del Santo.

Martedì 25 luglio saranno in scena I Solisti Aquilani con uno spettacolo multimediale dedicato a Le 4 stagioni di Antonio Vivaldi.

Mercoledì 26 Luglio Eleonora Abbagnato sarà la protagonista di Giulietta, una produzione firmata da Daniele Cipriani in cui musica e danza si uniscono per dipingere un ritratto nuovo e inusuale della più celebre veronese di tutti i tempi, dal fascino senza tempo.

Giovedì 27 luglio, in occasione del 160esimo anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio, I Solisti Aquilani diretti da Beatrice Venezi con la voce recitante di Giorgio Pasotti, presenteranno in prima nazionale Io ti veglierò. Io ti proteggerò.

Mercoledì 16 agosto (replica 18 agosto) andrà in scena un classico dell’opera lirica italiana, il dittico Cavalleria Rusticana / Pagliacci nella coproduzione Taormina Arte e Hungarian State Opera House con la regia di Georges Delnon e la direzione d’orchestra di Marco Guidarini.

Altra peculiarità all’interno del programma sarà Past Forward, lo spettacolo di danza con l’étoile Jacopo Tissi, in scena giovedì 17 agosto, che darà al grande pubblico l’occasione di avvicinarsi al mondo del balletto con una coreografia ispirata ai grandi maestri del repertorio classico, demi-classico e contemporaneo, tra i quali Marius Petipa, Roland Petit, Alberto Alonso, Christian Spuck e Yuri Possokhov.

Infine, dall’8 Luglio 2023 al 31 Agosto 2023 la Fondazione Taormina Arte Sicilia presenta Finestra a Sud, un’esposizione artistica che celebra il talento eclettico del Taorminese Alessandro Florio, artista contemporaneo di grande rilievo. Nell’intima cornice della Casa del Cinema, colori, forme e concetti si fonderanno armoniosamente nel suo universo creativo che abbraccia l’astratto e il figurativo, il surrealismo e il realismo magico, rivelando un’intensa esplorazione delle profondità dell’animo umano.

Un commento

  1. Se Attila non blocca tutto…

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