Ieri il gran ritorno della manifestazione, con un'emozionante partecipazione, in attesa di un riscatto duraturo della città
MESSINA – Un successo di popolo. Una partecipazione emozionante. Ieri è stato il giorno, con la Vara 2022 dopo due anni di stop pandemico, dell’orgoglio ritrovato. Ma molti lettori e lettrici avvertono: “Messina deve tornare alla normalità ogni giorno. Basta incuria e sporcizia”.
Una giornata di popolo e di grandi emozioni dalla partenza all’arrivo. La partecipazione popolare. Il rito che si rinnova. Lo stendimento delle corde e l’anima di un popolo. Il W Maria e la devozione per l’Assunta, protettrice della città: tutto si è svolto in un clima di grande partecipazione ed emozione. Un risveglio di popolo che deve diventare costante, strutturale, in termin di risposte ai problemi quotidiani.
Il riscatto di una città in cerca di futuro
Come scrive l’etnoantotropologo Sergio Todesco: “Dopo aver attraversato sostanzialmente indenne le varie vicende sismiche e belliche che hanno irrimediabilmente cancellato alcune testimonianze della storia della città, la festa della Vara mantiene tuttora intatta la capacità di coagulare intorno a sé le aspettative, la devozione, la fede e anche i sogni di tutta una comunità. Sogni di una riguadagnata identità, di un riscatto della città dal degrado e dall’insignificanza che eventi naturali e turpitudini umane hanno determinato nel corso del XX secolo”.
Ieri l’evento è stato rivissuto, finalmente, e ora la città è in cerca di un futuro, con progetti strutturali di rilancio.

Quale riscatto e quale futuro per una città svuotata dall’emigrazione, sommersa dall’immondizia e dall’ incuria in ogni settore ? Noi messinesi continuiamo a ballare non sul Titanic…ma sulla punta dell’iceberg.
Un popolo in cerca di riscatto e di futuro? Quanti di questi figli “devoti”, una volta finito di trainare la Vara e di inneggiare alla Madonna, sono tornati a delinquere, a insudicire la città, a comportarsi da incivili, maleducati e violenti? Tantissimi! Il miracolo vero sarebbe se tutte queste persone a quattro zampe si rimboccassero le maniche per iniziare a cambiare il volto della città, senza interventi divini.