L’attore catanese Alessandro Messina, doppiatore di Sandor Clegan, interpretato da Rory McCann, ne Il Trono di Spadesarà ospite della quinta edizione del MessinaCon, domenica 1 settembre, alle 11, al Palacultura, nel corso di una tavola rotonda sul Doppiaggio.
Il Festival del Fumetto e del Fantastico, nato da un’idea di Peppe Mulfari, inaugura con l’attore una piattaforma dedicata al doppiaggio.
Premiato dal pubblico
Alessandro Messina, prima di giungere a Grande Inverno, ha consolidato, anno dopo anno, un curriculum ricchissimo che spazia dai Simpson ad Almodovar, con ruoli in serie cult quali The Night Shift, The last Kingdom, The Protector e Damnation. L’attore ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti, lo scorso dicembre, il Premio del pubblico al Gran Premio del Doppiaggio 2018.
Legato a Messina
“Sono felice di tornare a Messina, città che porto nel cuore sin da ragazzino” esordisce l’attore. “Quando mi è giunto l’invito dello staff del MessinaCon è stata per me una grande emozione: dare fiducia ai giovani, che lavorano per valorizzare la mia Sicilia, è importante. Ricordo la Messina della mia adolescenza, vissuta con gli amici: le gite in riva allo Stretto e i dolci insuperabili, come le pignolata. Immagini che sono nel mio cuore e rendono questo mio ritorno ancora più suggestivo”.
Il primo doppiaggio in uno spot
L’amore per il teatro arriva proprio durante l’adolescenza con il regista Eugenio Barba, allo Stabile di Catania. “Ho cominciato così muovermi dietro le quinte e poi con compagnie di attori professionisti” continua l’attore. “La scelta del doppiaggio è stata casuale. Ero sul set di uno spot girato da Ricky Tognazzi il cui protagonista era Carlo Reali. Lui è rimasto colpito dalla mia voce e la mia carriera è cominciata così”.
La popolarità è arrivata con le otto stagioni de Il Trono di Spade. “Non ho avuto subito la percezione di quanto fosse importante questa serie: il successo è cresciuto, anno dopo anno, come il mio personaggio, il Mastino. Aspetto i fan de Il Trono di Spade al MessinaCon per svelare loro qualche segreto e, naturalmente, portarli con me a Grande Inverno”.
