Lavoratori di Casa Serena fuori da "Social City", MessinAccomuna: "Colpa di De Luca"

Lavoratori di Casa Serena fuori da “Social City”, MessinAccomuna: “Colpa di De Luca”

Redazione

Lavoratori di Casa Serena fuori da “Social City”, MessinAccomuna: “Colpa di De Luca”

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martedì 05 Marzo 2019 - 08:52

Gli ex amministratori spiegano: "E' stato il sindaco De Luca a revocare i bandi"

L’ex amministrazione Accorinti interviene sulla querelle in merito ai lavoratori di Casa Serena esclusi dalle assunzioni in Messina social city chiarendo che la responsabilità non è di chi governava Palazzo Zanca negli anni scorsi ma di De Luca.

“In occasione delle contestazioni dei 40 lavoratori già occupati a “Casa Serena” non assunti alla “Messina Social City”, è stato affermato in maniera errata che questi sarebbero rimasti esclusi anche per responsabilità della precedente amministrazione- scrive Messinaccomuna– È necessario in proposito precisare che l’amministrazione Accorinti ha salvaguardato PER INTERO i lavoratori già impiegati a Casa Serena. Quando, per le normative sulla sicurezza e le caratteristiche strutturali dell’immobile, è stato necessario procedere a una drastica riduzione degli ospiti della struttura, di concerto coi lavoratori e coi sindacati, l’amministrazione Accorinti ha costruito percorsi di riqualificazione e reinserimento dei lavoratori in servizi alternativi, finanziati con la legge 328. TUTTI i lavoratori che hanno accolto la proposta di riqualificazione (meno di una decina non vi hanno partecipato) sono stati ricollocati. Alla scadenza di queste attività, già ad aprile 2018 erano stati pubblicati i nuovi bandi a valere sui fondi PAC che avrebbero dato collocazione a TUTTI gli ex-lavoratori di Casa Serena. Quindi l’amministrazione Accorinti, ha SEMPRE garantito l’occupazione nel settore dei servizi sociali, salvaguardando i servizi a beneficio dell’utenza.

Quando l’amministrazione De Luca si è insediata, ha revocato questi bandi, lasciando fuori dal mercato del lavoro queste persone, le quali, trovandosi in condizione non occupazionale al momento dell’assunzione nella Messina Social City, non hanno potuto fruire dell’art. 37 e sono rimaste tagliate fuori dalle assunzioni”.

Messinaccomuna evidenzia che se i bandi non fossero stati revocati e se il percorso di reinserimento (già finanziato e bandito) di questi lavoratori non fosse stato interrotto i lavoratori si sarebbero trovati nella stessa condizione dei loro ex colleghi e avrebbero potuto fruire delle stesse garanzie.

“A determinare la loro esclusione dall’assunzione NON è stata la precedente amministrazione, visto che se si fosse proseguito nel cammino tracciato non sarebbe scattata alcuna clausola a loro danno. L’ingiustificabile blocco imposto da De Luca ai bandi dei fondi PAC (si ribadisce, già pubblicati) ha creato una ingiusta discriminazione tra lavoratori in servizio e lavoratori non più in servizio, a danno di questi ultimi”.

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2 commenti

  1. Salve parlate sempre e solo dei lavoratori di casa serena …perche non parlate dei lavoratori della coop.GENESI e CESIM
    Che anche loro sono rimasti fuori

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  2. La colpa è dell’amministrazione Accorinti che aveva tutto il tempo per far aprire le buste e far continuare a lavorare gli operatori rimasti fuori. In malafede hanno aspettato le elezioni per lavarsene le mani. Questa è la verita. Il sindaco ha fatto bene nonostante io sono nella long list con 30 anni di srrvizio.

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