Legambiente, Messina 96esima: male verde pubblico, dispersione idrica e qualità dell'aria

Legambiente, Messina 96esima: male verde pubblico, dispersione idrica e qualità dell’aria

Giuseppe Fontana

Legambiente, Messina 96esima: male verde pubblico, dispersione idrica e qualità dell’aria

martedì 24 Ottobre 2023 - 09:45

I dati del 2022 e le classifiche mostrano come la città sia penalizzata da acqua, (pochi) alberi e polveri sottili. Occhio anche ai dati su auto, moto e trasporto pubblico

MESSINA – Legambiente ha pubblicato la 30esima edizione del suo rapporto sulle performance ambientali delle città italiane, con le classifiche relative al 2023 (ma i dati si riferiscono al 2022). Si chiama “Ecosistema Urbano” e nella graduatoria generale vede Trento, Mantova e Pordenone nelle prime tre posizione, e tre siciliane nelle ultime: Caltanissetta, al 103esimo posto, e Catania e Palermo, a pari merito al 105esimo. Messina, però, non brilla e si ferma al 96esimo posto, frutto di problemi atavici, come la mancanza di spazi verdi.

I parametri che determinano la classifica sono 19 e prevedono l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100 punti, costruito caso per caso “sulla base di obiettivi di sostenibilità”. I punteggi, si legge nel rapporto, “identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una citta ideale, non troppo utopica visto che esiste almeno un capoluogo che raggiunge il massimo per ognuno degli indici considerati”. Così il 96esimo posto di Messina è frutto di un 40,05 per cento che è ben distante dall’85,86 di Trento. La città dello Stretto, in classifica generale, è comunque davanti alle tre siciliane già citate, ma anche a Latina (102esima), Alessandria (101esima), Crotone (100esima), Reggio Calabria (99esima), Napoli (98esima) e Isernia (97esima). Una curiosità: in top 10 brilla Cosenza, settima con il 73,61 per cento.

Polveri sottili e verde (poco) fruibile

A penalizzare Messina ci sono soprattutto due aspetti specifici. Le polveri sottili (PM 2,5) e il verde urbano: in entrambe le graduatorie risulta tra le peggiori. Nel primo caso è 101esima, nel secondo addirittura 104esima su 105 (con 5,9 mq di verde fruibile per ogni abitante in area urbana). Ma ci sono anche altri dati negativi, come la dispersione della rete idrica, dove Messina è 84esima rientrando tra le (tante) città con oltre il 25 per cento di acqua persa “dalla fonte al rubinetto”: la dispersione è del 57 per cento. 84esimo posto anche nella classifica della raccolta differenziata nonostante il report parli del 53,40 per cento raggiunto. E ancora: 84esimo posto per l’infrastrutturazione per la ciclabilità e l’83esimo per gli alberi (solo 6) ogni 100 abitanti.

Tra i dati principali, anche quello sulla respirabilità dell’aria. La concentrazione media in ug/mc di NO2, cioè di biossido d’azoto nell’aria, è del 20,7, definita insufficiente: Messina è 45esima in Italia (Agrigento è la prima). E a proposito di qualità dell’aria, in riva allo Stretto si supera la media mobile di 8 ore di 120 ug/mc di ozono (O3) soltanto un giorno l’anno. Questo è un risultato ottimo, e infatti Messina è all’ottavo posto: è il miglior piazzamento del comune in tutte le classifiche del rapporto. Detto del PM2,5, nel PM10 va leggermente meglio: con un valore del 21,5 per cento, Messina è 37esima.

Consumi idrici, rifiuti e trasporto pubblico

Poi si passa ai consumi idrici domestici, dove il comune messinese è 55esimo con 147 litri di acqua potabile consumati in media ogni giorno da ogni abitanti. Sui rifiuti urbani, invece, il dato è di 457 chilogrammi per abitante l’anno: 26esimo posto.

E ancora, il trasporto pubblico. Messina tocca i 24 viaggi su mezzi del Tpl per persona nell’arco di un anno e sull’offerta il valore della percorrenza delle vetture (rapportate a km/abitanti/anno) è di 28: rispettivamente 13esima e decima posizione. Ma si arriva così anche a uno degli aspetti più sentiti (e criticati) dai messinesi: l’isola pedonale. Messina è a metà classifica, con il suo 50esimo posto frutto di 27,4 metri quadrati di zona pedonalizzata ogni 100 abitanti. Ovviamente non disponibili i dati sulla Ztl, inesistente finora.

Dal verde urbano al suolo e alle rinnovabili

Passando al verde urbano, detto che Messina ha appena 5,9 metri quadri per ogni abitante di verde fruibile in area urbano (104esimo posto, è il peggior risultato per la città), da evidenziare come ci siano appena 6 alberi per ogni 100 abitanti (84esima posizione). E nella graduatoria sul trend di consumo del suolo per ogni abitante, Messina ha il valore di 4 in una scala da 0 a 10, posizionandosi al 54esimo posto (ma questi dati sono del 2021). E c’è anche la classifica sulle energie rinnovabili: installata una potenza di 2,26 kW su edifici pubblici ogni mille abitanti, con Messina 61esima su 105.

Auto, moto e incidenti

Infine, le auto. Secondo Legambiente ci sono 67 auto ogni 100 abitanti (51esimo posto), 14 moto ogni 100 abitanti (66esimo posto) e 4,5 morti o feriti ogni mille abitanti nel 2022 (dati Aci/Istat), per un buon 27esimo posto nella classifica relativa all’incidentalità urbana. Nel consumo del suolo procapite, la variazione per Messina è stata di 10,1 mq per abitante nel periodo tra il 2017 e il 2021: 66esimo posto.

Basile: “Bene trasporto pubblico e isole pedonali”

“Chi l’avrebbe detto – commenta il sindaco Federico Basile – qualche anno fa che saremmo stati al decimo posto per l’offerta di trasporto pubblico in Italia o 13esimi per passeggeri del trasporto pubblico? E ancora, abbiamo recuperato rispetto all’anno scorso altre posizioni posizionandoci meglio nelle classifiche degli indicatori come: isole pedonali (50esimi) guadagnando 34 posizioni rispetto al 2022 e uso efficiente del suolo pubblico (54esimi) ed eravamo al 100esimo in classifica nel 2022”.

4 commenti

  1. Se ci fosse una classifica per la spazzatura abbandonata per strada saremmo primi per distacco……

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  2. L’importante che i nostri consiglieri si sono raddoppiati all’unanimità i gettoni di presenza….

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  3. Una perfetta fotografia della città nonostante le amministrazioni passate ed attuali potrebbero dire il contrario…
    Come sempre il nord e’ avanti su tutto…. peccato

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  4. Ma legambiente, a parte fare queste pubblicazioni (giuste, per carità) e mettere i suoi striscioni nelle manifestazioni che possono darle visibilità mediatica…. Di concreto, cosa fa?!?
    Mi risulta che gli appelli rivoltigli dai semplici cittadini vengano bellamente ignorati…
    Per lo scempio brutale dei pini della città (in primis quell’orrido spettacolo di carcasse vegetali nella scuola di Cristo Re), a che mi risulti, non si sono mossi proprio….

    Quindi: va benissimo denunciare una situazione ambientale disastrosa, ma, se poi non si interessa di ogni problema che “non fa notizia”, vuol dire che, come associazione che promuove l’ambiente, è solo fuffa….

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