Saponara, l’ex assessore Fabio Vinci: "Cosa è cambiato dalla mia revoca? Nessuna risposta ai cittadini"

Saponara, l’ex assessore Fabio Vinci: “Cosa è cambiato dalla mia revoca? Nessuna risposta ai cittadini”

Salvatore Di Trapani

Saponara, l’ex assessore Fabio Vinci: “Cosa è cambiato dalla mia revoca? Nessuna risposta ai cittadini”

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martedì 01 Marzo 2016 - 17:06

Ne avevamo già parlato la scorsa estate, quando era stata revocata la nomina di Fabio Vinci ad assessore del comune di Saponara per mezzo di una determina sindacale. Riapriamo adesso la questione con una lettera ai cittadini scritta dall' ex assessore. Una forte polemica, quella lanciata da Fabio Vinci, che pone al centro del dibattito progetti mancati e promesse disattese.

Torniamo a parlare di Saponara e lo facciamo spostandoci su una nuova polemica. A prendere la parola, questa volta, l’ex assessore Fabio Vinci, la cui nomina era stata revocata la scorsa estate tramite determinazione sindacale, che scrive una lettera aperta ai cittadini. A porsi al centro del dibattito promesse disattese e progetti mancati.

“Cos’è cambiato da quando, otto mesi fa, il sindaco Nicola Venuto mi ha revocato l’incarico di assessore? E’ una domanda che mi pongo spesso, così come fanno molti cittadini, ma di risposte nemmeno l’ombra –si legge nella lettera di Fabio Vinci– Dopo la revoca della mia delega assessoriale il sindaco Venuto è passato subito al contrattacco con un rilancio del suo programma amministrativo proponendo, per l’ennesima volta, l’attivazione del distretto del legno. Un' iniziativa –prosegue- che avrebbe portato a regime oltre 150 posti di lavoro. Praticamente avrebbe risolto da solo ed in un batter di ciglia il problema della disoccupazione a Saponara. Il sindaco Venuto avrebbe fatto meglio a parlare di stabilizzazione dei contrattisti, impiegati che lavorano da anni senza ancora una certezza sul loro futuro e che, vista la situazione di imminenti pensionamenti di personale, con l’applicazione delle leggi vigenti, avrebbero trovato posto in una nuova pianta organica. Ma il sindaco ha preferito illusioni di bassa lega e di facile divulgazione”.

Una forte polemica, quella dell’ex assessore Vinci, che si sposta poi sul più delicato tema della sua revoca come assessore: “Parlando della mia vicenda –aggiunge- ritengo opportuno riflettere su un passaggio in particolare; i consensi, non solo in termini elettorali, ma anche di gradimento per il mio duro impegno amministrativo rivolto alla collettività fino alla revoca dell’incarico, rappresentano per la mia persona il riconoscimento di un impegno costante sul territorio, un impegno tra la gente e con la gente, un modo semplice per mettere in atto i veri e nobili valori della politica intesa come servizio, a favore delle persone svantaggiate, emarginate, a favore di chi, soprattutto in questo periodo di estrema crisi, vive il quotidiano con una sofferenza che non lascia spazio a facili illusioni. Otto mesi fa ho preso la parola in consiglio comunale su una questione che ormai veniva ampiamente discussa anche fuori dallo stesso consiglio, ovvero il Progetto di Restyling della Piazza Matrice, un progetto che prevede l’utilizzo dei fondi compensativi Terna per un importo di € 400.000,00 e che vedeva l’Amministrazione impegnata nella sua programmazione nell’ormai lontano 2010. Ebbene, come la ormai maggioranza dei consiglieri comunali, costituita dai cosiddetti frondisti e dai consiglieri della ex minoranza, ho voluto sostenere con forza il dissenso su tale decisione, sposando in pieno la tesi di chi propende verso l’utilizzo di tali fondi non per abbellire una piazza già funzionale, bensì per progetti di riqualificazione e messa in sicurezza di zone del paese sulle quali pesa ancora il pericolo del dissesto idrogeologico e delle conseguenze negative che un nuovo evento catastrofico potrebbe avere sugli inermi cittadini, ancora creditori di interventi che ridiano serenità, giustizia e dignità all’intera collettività”.

Un andare controsenso, dunque, nel quale l’ex assessore Vinci individua una delle cause che hanno portato alla revoca della sua nomina come assessore. Un punto, questo, sul quale si è molto dibattuto e che ha scatenato un aspra polemica.

“Volendo proseguire –si legge ancora nella lettera- la questione dei fondi Terna è solo l’ultima di tante altre situazioni disastrose del nostro comune. A questo proposito vorrei complimentarmi con la nuova maggioranza che, soprattutto in questo ultimo periodo, ha dimostrato grande senso di responsabilità ed attaccamento al territorio e ai propri cittadini svolgendo un lavoro di tutto rispetto e portando avanti battaglie in favore della giustizia. Tra queste cito un provvedimento per tutti, l’approvazione del Bilancio. Qui ci si dovrebbe interrogare sulle scelte di procrastinare nel tempo, come ormai consuetudine, l’approvazione di uno strumento indispensabile per la vita stessa del Comune. La nuova maggioranza si è fatta carico dell’approvazione di questo importante strumento finanziario, un bilancio proposto dall’Amministrazione ma corretto dai suddetti consiglieri in quella parte sopra citata relativa ai fondi Terna, ma sempre un bilancio presentato dall’Amministrazione e quindi, come logico, deputato al voto della maggioranza che, invece, con grande senso di irresponsabilità, ha preferito non votarlo tra defezioni e, in qualche caso, con il clamoroso abbandonando dell’aula da parte di chi dovrebbe rappresentare la massima testimonianza di imparzialità e correttezza”.

La questione del previsionale 2015 e della sua approvazione aveva già più volte dato adito ad un ampio dibattito politico. Dibattito che aveva visto i consiglieri di maggioranza schierarsi con forza contro il punto di vista della giunta e votare, in ultima istanza e sotto lo sguardo vigile del commissario regionale, il bilancio 2015.

“Questo ultimo capitolo –scrive ancora Vinci- rappresenta uno spartiacque molto significativo, la testimonianza pratica della definitiva ed irrevocabile metamorfosi di Progetto Futuro che, disattendendo i propri programmi, ha deluso tutti quei cittadini che avevano riposto in questa amministrazione le loro speranze, credendo proprio in un futuro migliore. L’elenco delle occasioni mancate è molto lungo, ma ne riparleremo in un secondo momento. Io –conclude- per i cittadini di Saponara ci sarò sempre e continuerò ad operare per il bene del mio comune”.

Un vero e proprio resoconto di uno scenario politico piuttosto ampio i cui risvolti sono più che mai imprevedibili. Il sindaco Nicola Venuto non ha voluto al momento rilasciare alcuna dichiarazione e dunque non ci è possibile affrontare la questione sotto un diverso punto di vista. Una cosa, tuttavia, possiamo dirla: il dibattito politico a Saponara resta aperto e sicuramente tornerà ad essere protagonista anche nei prossimi giorni.

Salvatore Di Trapani

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