"Noi residenti del centro violati da una vita notturna selvaggia e maleducata"

“Noi residenti del centro violati da una vita notturna selvaggia e maleducata”

“Noi residenti del centro violati da una vita notturna selvaggia e maleducata”

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venerdì 26 Ottobre 2018 - 07:24

"Dimentichiamo sempre che Messina siamo noi. La libertà degli altri finisce dove inizia la mia"

A fare retorica e buoni proclami siamo bravi un po’ tutti. Come dire la cosa giusta al momento giusto. E’ un colpo di genio che crea molti e facili consensi. Il problema, a posteriori, è dare seguito alle buone intenzioni. E alle buone intenzioni devo seguire i fatti, perché i fatti rappresentano la concretezza delle nostre idee.

Ogni volta che torno nella mia città, ci torno felice. Perché da qui è nato tutto quello che sono e sto diventando. Ci torno con la certa speranza di trovarla migliore, dentro e fuori. Per questo posso dire molte cose belle di Messina, e allo stesso modo, altrettanto negative. Si può guardare questa città con un occhio esterno e poco lucido, oppure tentare di capirla. E questo è quello che tento di fare ogni volta.

Ho sempre abitato e vissuto in centro (storico o meno, lascio che gli altri lo definiscano tale). Con tutte le problematiche annesse e connesse.

Il traffico, il parcheggio selvaggio, l’inquinamento prima ambientale e poi acustico, ma soprattutto la totale arbitrarietà delle regole della buona convivenza civile.

E oggi, ancora di più, il problema di una vita notturna selvaggia e maleducata. Cafona e ignorante, senza una reale dimensione di divertimento costruttivo e civile. Cosa offriamo ai giovanissimi? Drinks facili, vagabondaggio notturno, musica assordante, schiamazzi e disordine. Nessuna alternativa reale di cultura e condivisione. E gli effetti di tutto quanto evidenziato, ce li subiamo un po’ tutti. Residenti del centro (storico) e non.

Perché tutti quanti, sebbene ce lo dimentichiamo spesso, siamo Messina.

Il problema dei locali notturni è diventata una realtà negativa oggettiva, manifestazione della totale assenza delle istituzioni cittadine preposte ad un controllo preventivo e contestuale di questa categoria di esercenti.

Si perché i controlli servono sempre. Servono a capire, a moderare gli eccessi, a creare educazione, a produrre azioni concrete di riordino di quello che non va. Ebbene, questa è una tra le tante problematiche presenti nell’attuale underground cittadino che non andrebbe sottostimata.

Che non andrebbe giocata a rimpiattino tra centralini unici, vigli urbani, polizia municipale, Annona, e quanti ne sono direttamente coinvolti. Andrebbe gestita e risolta.

Ma poiché in Sicilia è sempre tutto difficile e lento, poiché le azioni tempestive non sono decisamente il nostro forte, lascio e soprattutto spero che la nuova e celebrata

Amministrazione Comunale faccia semplicemente il suo dovere.

Per il resto mi limito e pensare e riflettere, che se la libertà altrui finisce dove inizia la mia, dove si trova la linea di demarcazione tra rispetto e abuso delle regole di buona convivenza?

Lettera firmata

Federica Bisignano

2 commenti

  1. Lei torna felice in città dove migliaia di persone vivono, tante famiglie campano con il lavoro serale e notturno. Messina non ha inquinamento ambientale, ma come tutte le grandi città è rumorosa. Lei forse, ormai abituato al paesello nordico montanaro( ci ho vissuto anch’io) dove alle otto di sera finisce ogni attività, pretende di ritrovare lo stesso ambiente e gli stessi orari. La città non può uniformarsi alle esigenze di un emigrato ed integrato nel profondo nord. Migliaia di persone perderebbero il lavoro, centomila e più persone dovrebbero cambiare abitudini. Se ormai Lei è montanaro ed è abituato ad un sistema di vita lontano dalla movida tipica della città non può pretendere di chiudere tutto e licenziare tutti.

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  2. La città è un centro di attività ininterrotta nelle 24 ore. Messina in particolare è una città di transito continuo, sempre attraversata da traffico diurno e notturno. Chi vuole il silenzio non può vivere in città e pretendere che la città si adegui alle sue particolari esigenze. Se scegli di vivere in città devi sapere che la città e viva giorno e notte. Messina è trafficata giorno e notte. Se ami la tranquillità scegli di vivere in un posto adeguato alle tue esigenze. Non puoi pretendere che centinaia di migliaia di persone cambiano il loro sistema di vita secondo le tue esigenze. La libertà è il rispetto della vita e del lavoro degli altri. Non pretendere che migliaia di persone devono adeguarsi a te, chiudere, perdere il lavoro…..

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