Gli amori che devono finire raccontati da Magda Mangano

Gli amori che devono finire raccontati da Magda Mangano

Pierluigi Siclari

Gli amori che devono finire raccontati da Magda Mangano

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domenica 28 Ottobre 2018 - 05:33

I personaggi della scrittrice e sceneggiatrice messinese puntano alla libertà e ne pagano il prezzo

Al termine della puntata d’esordio della seconda stagione della serie televisiva L’allieva, tratta dai romanzi di Alessia Gazzola e trasmessa da Rai Uno, il suo nome è apparso tra i titoli di coda.

Magda Mangano, trentenne messinese, è infatti, oltre che autrice letteraria, anche sceneggiatrice, e ha collaborato alla scrittura di diverse serie, tra cui Grand Hotel e, appunto, L’allieva.

Da pochi giorni è uscito il suo secondo libro, E se ti guardo… vedo farfalle. Si tratta di una raccolta di diciotto racconti sul tema dell’amore che finisce: “Il primo capitolo vede la protagonista intenta a ballare con una persona a cui deve dire addio, e la scena apre tanti mondi” spiega Magda Mangano. “La protagonista immagina tante storie parallele, simili alla propria, e questo le dà la forza di chiudere la relazione ormai giunta al termine. Si parla di amori che finiscono, ma anche di voglia di ricominciare”.

Con il suo romanzo d’esordio, I colori della mia notte, risalente a quattro anni fa e risultato vincitore per la Sicilia della prima edizione del premio RAI La giara, Magda Mangano aveva raccontato la vita della celebre fotografa Diane Arbus: “C’è un collegamento tra le due opere” continua la scrittrice, “il romanzo parlava di una donna che per portare avanti il suo percorso artistico-professionale doveva trovare la forza di chiudere una storia importante e andare oltre, e anche le protagoniste di questa nuova raccolta di racconti sono donne libere, che pagano un prezzo per esserlo. In certi momenti sarebbe più facile appoggiarsi a qualcun altro, eppure preferiscono vivere una vita vera, contando sulle proprie forze. A questo si aggiunge un collegamento spaziale: a me piace molto raccontare l’America degli anni ’60. Diane Arbus naturalmente ha vissuto a New York; per quanto riguarda invece i racconti di E se ti guardo… vedo farfalle, mentre la narrazione inizia in Italia, nel presente, alcune delle storie immaginate si svolgono in America, infatti racconto di donne di diverse epoche storiche e estrazione sociale”.

Nonostante la giovane età, Magda Mangano ha già l’esperienza necessaria per tratteggiare le differenze che esistono tra scrivere romanzi o racconti e scrivere per la televisione: “Trovo che la scrittura narrativa sia più intima, più spontanea, perché alla fine scrivi quello che vuoi con il linguaggio che preferisci. Spesso, invece, la scrittura cinematografica, così come quella seriale, è una scrittura su commissione. Sai quello che devi scrivere e come lo devi scrivere, e devi essere bravo a recuperare un margine di creatività. In tal senso, è una bella sfida. Per essere creativo devi trovare delle soluzioni davvero originali. Inoltre la scrittura seriale funziona molto per immagini, e devi scrivere cose realizzabili, concrete, mentre nei romanzi e nei racconti puoi spaziare molto di più con le descrizioni. Va detto che le due forme di scrittura si integrano a vicenda, infatti lavorando con le sceneggiature, la tua scrittura narrativa si arricchisce con le tecniche che impari, per esempio riesci a scrivere dialoghi più serrati”.

Dopo il diploma al Maurolico e la laurea in Scienze dell’informazione – Editoria e Giornalismo conseguita a Messina, Magda Mangano si è spostata a Roma, proseguendo gli studi – con una specialistica in Lingue per la comunicazione internazionale conseguita presso l’Università LUMSA e un master in drammaturgia e sceneggiatura presso l’Accademia D’arte Drammatica Silvio D’Amico – e iniziando il proprio percorso professionale, ma ha sempre mantenuto un forte legame con la città d’origine: “Torno sempre volentieri a Messina, sia per motivi personali, ovviamente, ma anche letterari. Appena è uscita la notizia di questa nuova pubblicazione molti lettori messinesi mi hanno contattata, facendomi sentire tutto il loro affetto. Proprio in questi giorni sto organizzando una presentazione che dovrebbe avere luogo a Messina nel mese di dicembre (mentre la prima presentazione di E se ti guardo… vedo farfalle si svolgerà a Roma il 22 novembre). Presentare un’opera a Messina, per me, ha sempre un sapore particolare, perché significa parlare di chi sono e di cosa faccio sentendomi a casa”.

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