I forestali contro i tagli della Regione. Annunciato un sit-in per mercoledì 11

I forestali contro i tagli della Regione. Annunciato un sit-in per mercoledì 11

Eleonora Corace

I forestali contro i tagli della Regione. Annunciato un sit-in per mercoledì 11

Tag:

venerdì 06 Luglio 2012 - 12:56

Forestali in rivolta. La Regione taglia le giornate lavorative e minaccia licenziamenti. Questa mattina a Palazzo dei Leoni i sindacati di base Flaica –Cub e SiFUS hanno annunciato un sit-in mercoledì 11 luglio alla Prefettura. In gioco 2.500 posti di lavoro solo per la provincia di Messina.

“Un precariato che dura dal 1949”. Così Carmelo Ferrara – coordinatore provinciale della Flaica-Cub – fotografa la situazione delle guardie forestali. Una lunga storia di precariato che in Sicilia rischia di concludersi nel peggiore dei modi. Non solo le giornate lavorative non sono state aumentate, come stabilito l’anno scorso. Non solo la stabilizzazione, sempre promessa, non è mai stata attuata. Non solo il governo Regionale ha ridotto le giornate lavorative. Si prevedono licenziamenti imminenti, sintomo del chiaro intento di sopprimere l’Azienda Forestale Demianale. Lo denunciano i sindacati di base Flaica-cub e SiFUS, che in una conferenza stampa stamattina a Palazzo dei Leoni hanno annunciato un sit-davanti alla Prefettura mercoledì 11 luglio. I posti di lavoro in gioco sono 26.000 a livello regionale, 2.500 solo per la provincia di Messina. I forestali svolgono un ruolo fondamentale per la cura del territorio, direttamente per la prevenzione degli incendi e indirettamente prevenendo con la manutenzione boschiva fenomeni di dissesto idrogeologico. I sindacalisti chiedono come si possa ignorare il problema degli incendi in piena stagione estiva, quando il rischio è notoriamente più alto. Per questo non esitano a definire irresponsabile la politica regionale. I tagli alle giornate lavorative sono scandalosi dal punto di vista del guadagno dei lavoratori, ma anche dannosi dal punto di vista della manutenzione boschiva. In poco tempo non si possono fare miracoli. Ma la Regione non considera né il diritto al lavoro di gente impiegata nell’Azienda Forestale da più di vent’anni, né la cura del territorio. Come spiega Anselmo Pavone della SiFUS, da un numero minimo di 78 giornate lavorative, quest’anno si è arrivati a 20. Per la normale attività di controllo e manutenzione boschiva gioverebbero 170 milioni, di cui 130 per la Forestale e 40 per gli specifici interventi anti-incendio. Enzo Bertuccelli, della Flaica –Cub, fa notare che tagliando posti di lavoro, tra l’altro necessari per la tutela della salute pubblica, non si risparmia neppure. Ai lavoratori licenziati dovrà, infatti, essere pagato il sussidio di disoccupazione. “Sarebbero solo costi non produttivi”, conclude Bertuccelli. Meglio continuare a curare il territorio, dunque, per il bene della collettività. Il sit-in di mercoledì sarà solo l’inizio. La Regione, per i sindacati, deve tornare sulle sue decisioni. E nel comunicato scrivono: “E’ possibile avviare una politica di riqualificazione in termini di incremento boschivo e di produttività economica che metta a frutto le vaste potenziali utilizzazioni delle risorse naturali, le quali garantirebbero, da sole, stabilità occupazionale ai lavoratori del settore”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007