Trattative? No, grazie. Al Messina serve il suo cuore e la parola dei fatti

Trattative? No, grazie. Al Messina serve il suo cuore e la parola dei fatti

Trattative? No, grazie. Al Messina serve il suo cuore e la parola dei fatti

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giovedì 12 Gennaio 2012 - 16:18

La situazione del club non è delle più rosee, ma non è con le chiacchiere che si cambierà. Guardiamo all'affetto dei tifosi e al coraggio dei messinesi veri: da qui, come la scorsa estate, l'Acr può ancora ripartire

Il Messina soffre, non riesce a decollare in classifica, ma è dei messinesi. Oggi più che mai. Abbiamo vissuto anni difficili. Almeno li ha vissuti chi non ha mai abbandonato la barca. Mai. Nemmeno quando per lavoro o per autentica passione il confronto avveniva con chi con lo sport e con l’amore per questa maglia non c’entrava un bel niente. Chi non era di Messina e guidava le sorti della prima squadra cittadina chissà per quale interesse. Chissà. Oggi non è più così. Abbiamo faticato, talvolta sorvolato, in altri combattuto e siamo ancora qui. A provare ad immaginare un futuro diverso, migliore per la squadra di calcio della nostra città. Per il calcio nella nostra città.

Parlare ancora di trattative, di tentativi di acquisizione, di “manifestazione d’aiuto economico” fa male, ma convivere con le ferite ci tieni vivi. La linea di questo giornale è tracciata ormai da un pezzo: si parlerà di passaggi di proprietà, di riequilibri all’interno degli assetti societari, solo quando questi concreti, ufficiali. Abbiamo ficcato troppo volte le mano nel fuoco per bruciarci ancora. Ragioni da una parte e dall’altra: non ci interessano. Possono essere apprezzati impegni, sforzi e tentativi. Tutto opinabile, tutto velleitario finché ciò non porterà ad un reale beneficio per il nostro amore di sempre: il Messina. Le voci si rincorrono ma il cuore è sempre lì, fermo immobile. Bonina, Siracusano, etc. Mesi di aperture e chiusure. Possibili cessioni o acquisizioni di quote. Ai tifosi basterebbe la possibilità di guardare avanti con ottimismo.

Le difficoltà economiche ci sono, inutile negarle. Ma oggi possiamo dirci orgogliosi di avere, seppur nelle difficoltà, un gruppo di messinesi al comando dell’Acr. L’eccesso di fiducia può portare a sbagliare, ma chi sbaglia per eccessivo amore forse in fondo non sbaglia davvero. Ecco perché siamo certi che alla fine, chi come noi il Messina ce l’ha nel cuore, di questo Messina farà il bene. Lontano dalle chiacchiere e con i fatti, come quelli dimostrati questa estate quando ci si è aggrappati al terreno con sotto le gambe il baratro. Lì sono stati i messinesi veri, come quelli che popolano il San Filippo. Chi ci tiene può iniziare da domenica, con i fatti appunto. Popolando lo stadio e provando a dare una scossa alla squadra in una gara “tristemente” importante contro l’Acri. Fuori la voce, fuori l’orgoglio.

Un commento

  1. nicola galletta 13 Gennaio 2012 11:54

    sarò retorico…. oggi,domani e sempre forza Messina!

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