Antonio Barbera, della squadra di Maurizio Croce per il centrodestra: "Mio padre è stato uno stimato avvocato e assessore allo Sport"
MESSINA – Da avvocato ad avvocato. Da assessore designato allo Sport ad assessore designato sempre allo Sport. L’avvocato Antonio Barbera, della squadra di assessori di Maurizio Croce, candidato a sindaco per il centrodestra, replica alle dichiarazioni dell’ex assessore della Giunta De Luca, Francesco Gallo, in risposta alla conferenza stampa – “Porte chiuse – Lo sport negato”. Ricorda Barbera: “Mio padre è stato uno stimato avvocato e assessore allo Sport”.
“L’operato di Salvo Barbera è noto a tutti: uno stimato assessore allo Sport”
Sottolinea l’avvocato: “Questa non vuole essere una replica politica. È normale: in periodo di elezioni c’è chi rappresenta una visione e chi ne rappresenta un’altra, provando a difendere il proprio operato. Per fortuna, però, c’è la verità, c’è la realtà, e queste sono sotto gli occhi di tutti”.
Continua il presidente del Circolo Tennis e Vela di Messina: “Mi riferisco unicamente a quanto affermato dall’avvocato Gallo circa la mia presunta “esigenza di salvare la faccia ai vari Buzzanca, Genovese e magari anche a quel Barbera senior, padre di Antonio, che fu assessore allo Sport del sindaco Leonardi, proprio 20 anni fa”. Orbene, ricordo all’avvocato Gallo che il senior Barbera era l’avvocato Salvuccio Barbera, noto e stimato professionista e pregevole assessore, il cui operato è noto a tutti. Sulla questione, ritengo superfluo aggiungere altro e sarei evidentemente la persona meno indicata”.
Aggiunge l’assessore designato, invitando a mantenere un livello più elevato: “L’avvocato Salvuccio Barbera non c’è più e non può rispondere. Se fosse in vita, avrebbe ricordato all’avvocato Gallo, tra l’altro, che proprio lui era assessore di quella Giunta Genovese che oggi critica, come se i messinesi avessero memoria corta. Ad maiora, avvocato Gallo– aggiunge Barbera – ti auguro fin d’ora buon lavoro qualora dovessi essere nuovamente assessore della nostra splendida città”.
che dire, vent’anni addietro tutto si pensava tranne allo sport