Giornata mondiale contro l’hiv. L’Arcigay: “Discriminati i sieropositivi in ambito sanitario”

Giornata mondiale contro l’hiv. L’Arcigay: “Discriminati i sieropositivi in ambito sanitario”

Eleonora Corace

Giornata mondiale contro l’hiv. L’Arcigay: “Discriminati i sieropositivi in ambito sanitario”

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venerdì 29 Novembre 2013 - 15:44

Una giornata dedicata alla prevenzione e all’informazione, è questo l’1 Dicembre, giornata mondiale contro l’Aids, che verrà celebrata a Messina a partire da sabato 30 Novembre con l’evento: ”Insieme contro l’AIDS - Getting to Zero ” . A breve la discussione della proposta d’istituzione del registro delle unioni civili e l’assegnazione di una stanza all’Arcigay Makwan Messina dentro Palazzo Zanca per lo sportello di consulenza.

Discriminate in ambito sanitario le persone sieropositive. È il dato, allarmante, che emerge da uno studio svolto dall’Arcigay grazie al progetto “pratiche positive: interventi di contrasto alla discriminazione e all’esclusione in ambito sociosanitario dei pazienti LGBT con infezione da HIV”. Progetto realizzato con i fondi destinati all’associazionismo ai sensi della legge n. 383/2000 (articolo 12, comma 3, lettera F), anno finanziario 2011,dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

L’inchiesta svolta su un campione di 836 operatori sanitari e 522 sieropositivi, dimostra che quattro persone affette da HIV su dieci dichiarano di aver subito discriminazioni dagli operatori sanitari in generale. Particolarmente ostico il rapporto con il dentista, dove “una persona sieropositiva su tre non svela la propria patologia” , per evitare problemi. In generale: “circa una persona sieropositiva su cinque sostiene di avere subito il rifiuto di una prestazione sanitaria”.

Dal fronte della sanità è stato certificato che una fascia tra il “10-15% degli operatori manifesta atteggiamenti apertamente discriminatori”. Si legge nella ricerca: “mediamente gli operatori non mostrano atteggiamenti negativi forti ed espliciti verso i pazienti sieropositivi, sebbene questi siano riportati da una minoranza non trascurabile. Per esempio, di fronte a una frase come: le persone che hanno contratto l’Hiv attraverso rapporti sessuali promiscui hanno ciò che si meritano, solo due operatori su tre sono in disaccordo”.

E ancora: “è pratica d’informare dello stato sierologico del paziente i famigliari senza il consenso dello stesso. Oppure, quasi nove operatori su dieci non sono contrari all’introduzione dell’obbligo da parte delle persone sieropositive di rivelare il loro stato al personale, indipendentemente al tipo di prestazione da erogare. Un operatore su quattro, inoltre, non è contrario all’introduzione della facoltà di poter evitare un paziente sieropositivo. Infine, si evidenzia che una minoranza importante di operatori sanitari, di fronte ad atteggiamenti di discriminazione o pratiche discriminatorie verso i pazienti sieropositivi, tende a non prendere posizione”. Infine, la ricerca rileva maggiore predisposizione agli atteggiamenti negativi degli uomini de campione preso in considerazione, piuttosto che delle donne, e, in generale, invita ad una corretta formazione degli operatori sanitari e ad un monitoraggio degli atteggiamenti.

Con queste premesse partono da domani una serie di iniziative dedicate alla lotta all’Adis, in occasione della giornata mondiale contro l’Hiv, prevista per l’1 Dicembre. L’evento di quest’anno dal titolo: “Insieme contro l’AIDS – Getting to Zero” si svolgerà a Messina il 30 Novembre e l’1 Dicembre e a Barcellona P.G. il 7 Dicembre.

In questi tre giorni le Unità Operative Complesse di Malattie Infettive degli ospedali Policlinico, Papardo e Piemonte e del “Cutroni Zodda” di Barcellona, nonché dell’ASP 5 Messina, saranno in piazza con i volontari della CRI e con le associazioni per parlare di HIV e soprattutto per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli strumenti e i comportamenti responsabili utili alla prevenzione dell’infezione.

Lo slogan “ Getting to zero “ sintetizza il piano di azione 2011-2015 dell’UNAIDS – Joint
United Nations Programme on HIV and AIDS – che ha come obiettivo: zero nuove infezioni, zero morti e zero discriminazioni.

Le manifestazioni avranno inizio il 30 Novembre 2013 con un convegno, nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, a cui parteciperanno autorità, medici igienisti,infettivologi, operatori sociali ed associazioni di volontariato. Intanto si avvicinano due buone notizie per il mondo Lgbt in particolare e per la società civile in generale: è quasi pronta per essere discusso in Aula Consiliare la proposta per l’istituzione del registro delle unioni civili anche nel Comune di Messina ed è in via di assegnazione la stanza dentro Palazzo Zanca affidata all’Arcigay Makwan per lo sportello di consulenza.

(Eleonora Corace)

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