Barcellona, si lavora per il decoro urbano. Ma resta ancora molto da fare

Barcellona, si lavora per il decoro urbano. Ma resta ancora molto da fare

Giovanni Passalacqua

Barcellona, si lavora per il decoro urbano. Ma resta ancora molto da fare

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lunedì 06 Luglio 2015 - 14:44

Amministratori e società civile stanno operando insieme per restituire dignità e bellezza alla città. E c'è chi lo fa segnalando i problemi che ancora permangono sul territorio. Ne abbiamo raccolti alcuni

Sono parecchi i problemi da risolvere per Roberto Materia, sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto. In queste prime settimane di amministrazione, il primo cittadino si è concentrato soprattutto sul decoro urbano. Un intervento che vuol essere organico e completo, ma che è ancora agli inizi. Con l’ausilio del gruppo “Barcellona Partecipata” abbiamo raccolto le principali criticità che ancora permangono sul territorio.

Con l’inizio della stagione estiva, le spiagge diventano il fulcro di una città costiera. Per questo motivo continuano numerose le segnalazioni riguardo le spiagge barcellonesi, in particolare quella di Spinesante, ancora in preda ai rifiuti. Segnalata inoltre la presenza continua di equini e ovini, oltre a quella dei topi. Quest’ultimo problema coinvolge anche la vicina Calderà, dove risulta inoltre non sincronizzato il semaforo che regola il transito sul ponte provvisorio. In piazza delle Ancore, poi, molti giochi sono distrutti e la fontanella è danneggiata.

Altra via che presenta un forte stato di degrado è quella di Califi. Nella zona si trova una piccola discarica, posta sotto sequestro dagli agenti della Guardia di Finanza; la situazione si protrae però da qualche tempo, e i rifiuti, con il caldo, potrebbero causare problemi igienico-sanitari.

Molto diffusi in città sono i cumuli di spazzatura, abbandonati in alcune zone periferiche. Queste microdiscariche sono segnalate nell’area Foleo, nei quartieri di Santa Venera e San Paolo, in via Rosmini e nei pressi del Centro di raccolta. Altro problema è quello della vegetazione, che cresce rigorosa nelle vie Pagano, Milite Ignoto e Pietro Micca, oltre che al cimitero, intorno al monumento ai caduti, nel quartiere Petraro e al Palalberti.

Alcune zone sono poi al buio. Manca infatti l’illuminazione pubblica – da diversi mesi – nelle vie Tempesta, La Pira e Micca, mentre in via delle Case Bianche la situazione permane da qualche settimana. Altre aree sono rimaste invece senza acqua potabile – come nel quartiere Oreto – o ricevono un servizio discontinuo – è il caso di San Giovanni. Vengono segnalati inoltre un nuovo crollo di parte del ponte di Nasari e l’utilizzo improprio che alcuni fanno di via del Mare, percorrendo contromano il senso unico.

Giovanni Passalacqua

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