L’ultimo gioiello di Taormina, l’Odèon: il “fratellino minore” del Teatro Antico

L’ultimo gioiello di Taormina, l’Odèon: il “fratellino minore” del Teatro Antico

Carmelo Caspanello

L’ultimo gioiello di Taormina, l’Odèon: il “fratellino minore” del Teatro Antico

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martedì 17 Settembre 2019 - 08:46

Restaurato e restituito al pubblico

GIARDINI NAXOS – Era destinato a spettacoli, concerti, recital teatrali e concorsi musicali. Ma anche a conferenze, letture pubbliche e, certamente, anche a riunioni politiche fra i vertici cittadini. Parliamo dell’Odèon di Taormina, deliziosa miniatura di un antico teatro coperto nel cuore del borgo, alle spalle della Chiesa di Santa Caterina e poco distante dal monumentale Teatro Antico. L’Odèon, dopo un accurato intervento di messa in sicurezza e restauro a cura del Parco Archeologico Naxos Taormina, tornerà nei prossimi giorni ad essere restituito al pubblico.

Il 23 l’inaugurazione

Sarà inaugurato il 23 settembre e il calendario proseguirà fino al 20 ottobre. Ad aprire la programmazione di Autunno all’Odeon la Compagnia Nèon con lo spettacolo Punti di vista di Monica Felloni. La produzione, appositamente creata per l’inaugurazione, conferma che ogni possibile distinzione tra diversi può scomparire e ogni singola diversità può diventare il fulcro significativo dell’essere umano. 

Gabriella Tigàno, archeologa e direttore del Parco Naxos Taormina, spiega che “sotto il profilo storico scientifico, questo Odèon affianca dal I secolo d.C. o dagli inizi del II, un tempio i cui resti sono parzialmente inglobati nelle fondazioni della Chiesa di Santa Caterina e del quale non conosciamo la divinità venerata.

Nella cavèa 11 ordini di posti

La cavèa è realizzata in laterizio e contiene undici ordini di posti, divisi da tre scalette. Della scena rimane una porzione del prospetto del pulpitum, con resti di una nicchia semicircolare. La parte lignea del palcoscenico insisteva sui gradini del tempio, mentre il suo colonnato è probabile che facesse da scenografia. Insieme all’Odèon di Catania, quello di Taormina è il secondo teatro coperto documentato in Sicilia”.

L’intervento di messa in sicurezza e restauro, progettato e finanziato dal Parco archeologico Naxos Taormina, ha riguardato il consolidamento e il montaggio di alcuni frammenti nella volta; del muro di recinzione sud con sostituzione delle strutture di sostegno e rifacimento degli intonaci moderni; il ripristino degli elementi lapidei distaccati. Ed ancora la messa in sicurezza della volta (centinatura e puntellamento); il consolidamento dell’arco della cavea; oltre allo scerbamento e alla generale disinfestazione dell’area.

Le sovrastrutture in legno, realizzate da Taoarte – al quale il sito è stato consegnato il 14 agosto scorso – sono state preventivamente approvate dalla Soprintendenza di Messina e occuperanno il monumento solo per qualche settimana. Al termine degli spettacoli saranno smontate. Così come le centine, parte dell’intervento a consolidamento delle volte.

La visita all’Odèon è gratuita: vi si accede tutti i giorni, dalle 9 fino a un’ora prima del tramonto. La gestione e programmazione di piccole rassegne culturali è affidata alla Fondazione Taoarte.

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