Da mesi sono pronte le graduatorie per avviare i cantieri di servizio, ma a Palazzo Zanca non ci sono notizie su quando si potrà realmente partire. I consiglieri comunale e della III Circoscrizione, Benedetto Vaccarino e Mario Barresi, hanno deciso di chiamare in causa direttamente il Prefetto Stefano Trotta per provare così a smuovere le acque.

Cantieri di servizio ancora fermi al palo. Sono trascorsi quasi due anni da quando la Regione annunciò l’avvio di questa grande iniziativa che avrebbe dato migliaia di posti di lavoro in tutta l’isola, un’opportunità ovviamente limitata nel tempo, ma comunque una piccola boccata d’ossigeno per tanta gente che in questo periodo di crisi non lavora. Da mesi ormai a Messina sembra esser tutto pronto per partire, le graduatorie definitive di chi farà parte dei cantieri di servizio sono state redatte già da tempo, ma si registra un silenzio che preoccupa chi ha atteso per così tanto tempo e teme che alla fine si esaurirà tutto in una bolla di sapone.

Per questo i consiglieri comunale e della III Circoscrizione, Benedetto Vaccarino e Mario Barresi, hanno deciso di chiamare in causa direttamente il Prefetto Stefano Trotta per provare così a smuovere le acque.

“E’ inconcepibile che non si conosca il preciso motivo per cui non sia stato dato l’avvio ai cantieri di servizio ed è altrettanto sconfortante il rimbalzo di eventuali responsabilità tra Comune di Messina e la Regione Siciliana. Se è vero come è vero che in altre città siciliane i cantieri di servizio sono già stati avviati, non si comprende perché Messina si debba distinguere sempre per i soliti ritardi e per le abituali inadeguatezze amministrative e burocratiche” scrivono i consiglieri.

Per Vaccarino e Barresi quella dei cantieri di servizio era una buona occasione per la politica, per dare delle risposte concrete ed immediate (seppure momentanee) alla città e ai quei cittadini appartenenti alle fasce sociali più deboli della società, un’occasione che dunque non si può sprecare.

I consiglieri si affidano dunque al Prefetto e confidano nell’avvio di una procedura atta ad accertare eventuali responsabilità al fine di rimuovere gli ostacoli sopravvenuti e dare finalmente inizio ai cantieri di servizio a Messina. Presumendo che la Corte dei Conti abbia già dato il proprio via libera, altrimenti i tempi si dilateranno ancora di più.