Lynn Johnson in mostra al castello Aragonese di Reggio Calabria fino al 25 luglio

Lynn Johnson in mostra al castello Aragonese di Reggio Calabria fino al 25 luglio

elisabetta marciano

Lynn Johnson in mostra al castello Aragonese di Reggio Calabria fino al 25 luglio

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domenica 04 Luglio 2021 - 12:15

Un lavoro di immagini e racconti straordinario, raccontato con estrema delicatezza in cui si legge "un'altra parola è volata via".

Un evento culturale di rilievo è sempre un’opportunità per riaprire il cuore alle cose belle” dichiara Francesco Scarpino presidente di Blu Ocean referente ufficiale di National Geografics a Reggio Calabria. In effetti, ieri pomeriggio presso le sale del Castello Aragonese, è andato in scena un evento culturale di profonda importanza per contenuti e bellezza: la mostra personale di Lynn Johnson. Una delle fotografe più importanti del panorama mondiale. L’artista è da sempre impegnata nel documentare il mondo, le sue “culture”, i linguaggi e le tante espressioni dei popoli che “vivono la terra”.

Il progetto fotografico

Vanishing Languages fruibile fino al 25 luglio prossimo, è una mostra che aiuta a viaggiare senza muoversi e lo fa in modo profondamente umano. Volti, espressioni, piccole tribù detentori di grandi culture destinate a sparire con l’ultimo degli eredi. Lynn Johnson ha raccolto per l’archivio dell’umanità gli ultimi solitari, le ultime tracce del patrimonio linguistico. Un lavoro di immagini e racconti straordinario, raccontato con estrema delicatezza in cui si legge “un’altra parola è volata via”. E’ la stessa Lynn a dichiarare “un giorno parleremo tutti inglese e spagnolo” mentre il patrimonio linguistico che garantisce le differenze culturali lentamente sparirà.

La grande bellezza

Di abitudine alla bellezza nella sua eccezione più positiva del termine ha parlato l’assessore alle attività produttive Irene Calabrò “Blue Ocean ci ha abituati ai grandi appuntamenti, alle grandi occasioni di crescita culturale. Ricominciare con loro è significativo nel percorso che si sta facendo per uscire dall’incubo di questi ultimi mesi. Ricominciare con un lavoro del genere, ricco di significati, non può che alimentare la speranza di un ritorno alla normalità prima del previsto e guidati dalla bellezza”

Il cambiamento negativo

Ad inaugurare la mostra presente anche il fotografo partenopeo Mario Spada. L‘uomo che ha scelto di fotografare i luoghi difficili, i quartieri in la disperazione e il dolore hanno la meglio sulla bellezza “la Johnson è una delle artiste più “forti” del panorama internazionale. Il suo lavoro è incredibile. Ammirare fotografie di questa portata riporta all’attenzione anche il cambiamento che la fotografia ha subito negli ultimi decenni. L’editoria contemporanea ha cambiato le regole: non si fotografa più per approfondire, ma per intrattenere e questo ha effetti sul gusto e sul pensiero della gente con tutte le conseguenze che ci restituisce l’attuale società del consumo.”

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