M5S, il messinese Antonio De Luca: «La Sicilia e Messina hanno creduto in noi»

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Francesca Stornante

M5S, il messinese Antonio De Luca: «La Sicilia e Messina hanno creduto in noi»

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lunedì 27 Maggio 2019 - 14:45

In Sicilia il Movimento 5Stelle è primo partito. Il commento e l'analisi del deputato regionale Antonio De Luca sul dato siciliano e messinese

Le prime parole che arrivano dal Movimento 5Stelle sul risultato europeo sono quelle di Luigi Di Maio a più di 15 ore dalla chiusura delle urne. Il crollo che il partito di governo ha registrato a livello nazionale ha portato il vicepremier Luigi Di Maio e tutti i ministri e i portavoce a rinviare ad oggi qualunque commento e valutazione, mentre l’alleato di governo Matteo Salvini da ieri sera parla a ruota libera per il trionfo della Lega.

In Sicilia però il Movimento 5Stelle ha retto ed è riuscito ad arginare l’ondata leghista, confermandosi primo partito con il 31.18% dei voti, lasciando dietro Lega al 20.77%, Forza Italia al 16.99% e Pd al 16.33%. In generale il risultato siciliano viene letto con ottimismo e soddisfazione, considerato che i pentastellati sono risultati primi in tutte le nove province e anche a Messina città.

Le prime parole di Di Maio

E mentre Di Maio ammette in maniera chiara e netta che per i 5Stelle le europee sono andate male, a Messina è il deputato regionale Antonio De Luca a commentare i risultati consegnati da queste elezioni.

Antonio De Luca

«Siamo contenti perché la Sicilia ha dimostrato di credere ancora fortemente nel nostro progetto e questo voto è il riconoscimento del buon governo che stiamo portando avanti sia alla Regione che a livello nazionale. Anche Messina ha saputo intercettare il messaggio che abbiamo portato avanti in questi mesi, nonostante non avessimo un candidato forte messinese che potesse trainare il voto. Invece siamo primo partito in tutta la regione e in tutte le province e questo sicuramente rappresenta una buona iniezione di fiducia, ma non abbassiamo la guardia.

I confronti

Confrontare questo risultato con i numeri di altre tornate elettorali non consegnerebbe un’analisi completa, ogni tornata elettorale ha delle sue caratteristiche specifiche e le europee seguono logiche diverse dalle politiche o dalle amministrative. Posso dire che rispetto alle europee del 2014 siamo cresciuti e se guardiamo al dato messinese è un risultato che deve far riflettere. Messina aveva in campo il sindaco della città e sindaco metropolitano che per due mesi ha abbandonato il Comune per fare campagna elettorale alla sua candidata e nonostante questo anche in città la nostra lista ha ottenuto sei punti percentuali in più. Non era facile e scontato, è il segnale che i cittadini hanno fiducia nel nostro lavoro. In città usciamo confermati ed è una spinta anche per il ruolo di opposizione che i nostri consiglieri in consiglio comunale continueranno a svolgere».

La Lega

Sul successo schiacciante della Lega a livello nazionale Antonio De Luca non ha dubbi: «E’ chiaro che al nord il nostro messaggio non è stato compreso. Ci sono regioni in cui storicamente la Lega è forte, ma il risultato ci obbligherà a ragionare su cosa non ha funzionato».

Ma la Lega ha raggiunto il 20% anche in Sicilia. «E’ chiaro che alcuni siciliani hanno la sindrome di Stoccolma e comunque Salvini riesce ancora a fare breccia con la sua strategia comunicativa e in molti ci cascano. Però è anche vero che la Lega si è andata strutturandosi sul territorio, ha vuotato Forza Italia approfittando delle beghe interne al partito in Sicilia, ha approfittato del vuoto lasciato dal presidente Musumeci che in queste elezioni non ha avuto il coraggio di misurarsi e ha attirato anche da altre forze di centrodestra che probabilmente non riconoscendosi più nelle strutture di appartenenza hanno aderito alla Lega. Credo che in Sicilia la Lega sia stato anche uno strumento di regolamento di conti, una prova di forza tra chi prima era nello stesso partito. Sorprendente invece la crescita di Fratelli d’Italia».

In generale però si conferma un po’ la fotografia che era emersa dalle politiche, il nord ha votato Lega ora come alle nazionali, il sud ha votato 5Stelle, la cartina geografica dell’Italia è spaccata in due. Questo vuol dire che almeno la metà degli italiani ancora crede in questo governo, seppure nelle due forze diverse che lo compongono».

Il commento dei deputati nazionali

“Ringraziamo tutti i cittadini che ieri hanno scelto, anche in Europa, la via di un cambiamento a cinque stelle ed auguriamo buon lavoro a tutti gli eletti del MoVimento nella circoscrizione Sicilia-Sardegna. Siamo certi che si impegneranno al massimo per avvicinare l’Europa ai nostri territori, così come continuiamo a fare noi da Roma. Dall’istituzione dell’Autorità Portuale dello Stretto al blocco dell’inceneritore della Vale del Mela: andiamo avanti sempre e solo per il bene della nostra città”.
Così i PortaVoce messinesi del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Barbara Floridia, Alessio Villarosa e Antonella Papiro

Francesca Stornante

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