Scatta il sequestro di conti correnti e contanti per l'erede del boss defunto che voleva ricostruire il direttorio di Cosa Nostra del Longano
Messina – Finiscono sotto chiave i beni di Salvatore Imbesi, fratello del boss defunto Ottavio Imbesi. Il Tribunale Misure di Prevenzione ha autorizzato il sequestro di 2 libretti di risparmio, polizze assicurative, fondi e contanti per circa 200 mila euro nella disponibilità dell’uomo, considerato prestanome del fratello.
Salvatore Imbesi era stato indagato e recentemente assolto in una operazione anti estorsione e usura ed aveva subito un primo “congelamento” dei beni, poi revocato. La Distrettuale antimafia di Messina, in particolare l’aggiunto Vito Di Giorgio e il sostituto Fabrizio Monaco, hanno continuato ad analizzare i suoi conti e i possedimenti, intestati a lui o ai familiari, chiedendo ed ottenendo il sequestro di oggi.
L’ultima indagine che documenta gli affari di Ottavio Imbesi risale ad un paio di anni fa quando i Carabinieri scoprirono che, poco prima di morire, insieme ad altri vecchi nomi del clan del Longano, Ottavio Imbesi aveva partecipato al progetto di ricostruire il direttorio di Cosa Nostra di Barcellona.