"Cara Messina, fammi tornare solo per restare, solo per quello"

“Cara Messina, fammi tornare solo per restare, solo per quello”

Emanuele Ferrara da Prato

“Cara Messina, fammi tornare solo per restare, solo per quello”

lunedì 16 Aprile 2012 - 17:43

La speranza di Emanuele Ferrara, che è andato via nel 1975 e che adesso ritorna ogni anno per rivedere la sua famiglia, è che Messina risorga e ritorni quella che era un tempo e che non finisca più in pasto a chi vuol solo cementificare e cancellare la nostra cultura

Cara Messina,
c’è l’ho messa tutta per rimanere, ma tu ancora una volta mi hai illuso, facendomi credere che eri diversa. Mi hai detto torna, faremo grandi cose insieme, ma io che ti conosco non ti ho creduto. Torno sempre da te almeno tre volte l’anno per vedere i miei genitori e mia sorella, facendo il turista per un tempo concesso ai turisti, ma quando mi sono accorto che uscendo per strada dovevo fare lo slalom tra i rifiuti e dividere il marciapiede con gli escrementi dei cani, ho pensato che forse avevo visto giusto nel lontano 1975 quando decisi di lasciarti.Sei stata la città che ha nutrito il mio immaginario e questo non potrò mai dimenticarmelo, e ora dove sei finita? Come ti sei ridotta Messina mia! Mi hai spezzato il cuore e trafitto le orecchie con le grida malate dei tuoi abitanti ormai folli, con i rumori assordanti del tuo traffico ottuso. Ma perchè non glielo spieghi a chi ti governa che le strade piene di crateri sono impercorribili in auto e perfino in moto o in bici e che non è civile aprire in pieno centro mercati puzzolenti e malsani? Ormai gli sciacalli si sono appropriati delle tue ricchezze, hanno sepolto la tua cultura e devastato irrimediabilmente il tuo territorio. Altri ne verranno edificando centri commerciali e discount, e cementificando le tue colline, un tempo ricche di gelsi e di agrumeti. Ecco perchè me ne sono andato mia cara Messina, perchè non ti posso vedere così! Quando ti deciderai a gridare e a riprenderti la tua bellezza? Quando mi farai tornare con la gioia vera di fare qualcosa qui per te? Quando ti riprenderai i tuoi spazi dove educare il sentimento dei tuoi giovani cittadini? Quando imparerai a prenderti cura dei tuoi talenti, delle tue belle idee, delle intelligenze rare che hai partorito? Cara Messina, fammi tornare solo per restare, e solo per quello. Oppure lascia che ti ricordi com’eri, città di struggente splendore dove si lavorava la seta e si intagliava l’argento e dove ora primeggia la sporcizia e il malcostume.
Emanuele Ferrara – Messina

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