Nuova vertenza all’orizzonte: le trascrittrici delle udienze penali incrociano le braccia

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Nuova vertenza all’orizzonte: le trascrittrici delle udienze penali incrociano le braccia

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giovedì 29 Settembre 2011 - 22:23

Le operatrici dei Tribunali di Messina, Milazzo e Barcellona, impiegate presso l’impresa Meeting Sud srl, lamentano il pagamento delle spettanze da maggio 2009. Per l’OrSa lo sciopero rimane l’unica alternativa

Nella mattinata di ieri, presso il Palazzo del Governo, è stata esperita la seconda fase delle procedure di conciliazione e raffreddamento previste dalla Legge 146/1990 attivate dal sindacato autonomo OrSA in nome e per conto dei dipendenti della Meeting Sud Srl, affidataria del servizio di trascrizione e registrazione delle udienze penali presso i Tribunali di Messina, Milazzo e Barcellona.
Sembra incredibile, ma i sette lavoratori in questione, tra l’altro tutte donne, tranne che per pochi acconti, non percepiscono le proprie spettanze stipendiali, addirittura, da maggio 2009.
Ciò appare ancor più inaccettabile e scandaloso in considerazione del fatto che si tratta di lavoratrici impiegate nell’espletamento di un servizio pubblico essenziale che garantisce lo svolgimento dei processi in sede penale.

Secondo il sindacato, chi di fatto contribuisce al funzionamento di una parte del “sistema giustizia”, si vede da mesi privata del giusto corrispettivo spettante per la collaborazione resa.
La Meeting Sud Srl è la ditta facente parte del Consorzio Astrea, raggruppamento di imprese affidatario del servizio a livello nazionale per conto del Ministero di Grazia e Giustizia. “Costretta” dall’attivazione delle procedure di raffreddamento operata dall’OrSA, la Meeting Sud si è presentata al tavolo di conciliazione prefettizio nella persona del rappresentante legale, il dott. Corrado Reitano, il quale, sostiene ancora l’OrSa, «non è però stato in grado di formulare uno straccio di proposta transattiva alle dipendenti. L’Amministratore Delegato si è limitato a sostenere che allo stato non sarebbe possibile procedere ai pagamenti in capo al personale in quanto, essendo in corso procedure legali avviate da vari dipendenti, i crediti maturati dall’Azienda nei confronti del Ministero della Giustizia verrebbero bloccati dal Consorzio Astrea. Nessuna prospettiva nemmeno a medio termine è stata formulata, eccetto la attivazione di una cassa integrazione rotativa sottoscritta a livello nazionale presso il Ministero del Lavoro. Per tali ragioni, l’OrSA non può fare altro che procedere alla proclamazione dello sciopero. Si tratta dell’unica azione possibile a tutela dei sacrosanti diritti di queste lavoratrici, nell’ambito di una vicenda che definire sconcertante è dire poco».

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