Ente Teatro, i sindacati replicano al Cda e chiedono un'ispezione regionale

Ente Teatro, i sindacati replicano al Cda e chiedono un’ispezione regionale

Rosaria Brancato

Ente Teatro, i sindacati replicano al Cda e chiedono un’ispezione regionale

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martedì 12 Febbraio 2013 - 20:43

Dopo la lettera del Cda del Vittorio Emanuele a Crocetta intervengono Cgil, Uil, Cisal e Sidars con una nota nella quale vengono ribadite le contestazioni ai vertici dell'Ente "Solo un'ispezione regionale potrebbe porre fine a questa poco edificante vicenda"

Alla lettera del Cda del Teatro Vittorio Emanuele a Crocetta segue la replica dei segretari provinciali di SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL e S.A.Di.R.S. per ribadire le responsabilità di quanto accaduto negli ultimi anni e per ribattere punto per punto a quanto dichiarato dai vertici dell’Ente nella missiva.

“Le motivazioni addotte per giustificare la sospensione degli spettacoli nella scorsa stagione, a causa del taglio del 22% delle risorse- scrivono Giuseppe Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo- non può trovare motivazione in quanto la stessa sorte è toccata a tutti gli enti Regionali con le stagioni già avviate. Nessuno degli Enti interessati ha però sospeso la stagione in corso o rinviato gli spettacoli, così come ha fatto il C.d.A. dopo alterne e ridicole dichiarazioni, creando quel danno d’immagine che vuol addossare ad altri”.

Le quattro sigle sindacali respingono l’accusa d’aver strumentalizzato i lavoratori, gli orchestrali ed i precari “che invece sono stati vittime di quella che la dirigenza dell’Ente definisce “solo una mancanza….. e cioè il ritardo con cui è stato presentato il bilancio consuntivo 2010”.

Nella nota sindacale si ricorda come la redazione del consuntivo 2010, si è conclusa dopo quasi tre anni dalla data in cui si sarebbe dovuto predisporre (infatti è stato presentato il 07 dicembre 2012). Proprio questi ritardi hanno determinato il blocco nell’erogazione da parte della Regione della seconda semestralità del finanziamento 2011 per l’importo di €. 3.400.000,00 . Il congelamento dei contributi ha comportato il mancato pagamento ai fornitori, agli orchestrali ed alle compagnie che hanno prestato la loro opera nella stagione 2011/2012.

“Dal’accaduto- scrivono le organizzazioni sindacali- si potrebbe ipotizzare una sorta di danno erariale dovuto alle spese legali sostenute dall’Ente per opporsi ai decreti ingiuntivi di pagamento, che continuano a vedere soccombere l’ente nei tribunali. Inoltre, appaiono ingiustificabili gli interessi che maturano con le banche per l’uso prolungato della scopertura e che dovrebbero ammontare a circa €.60.000,00 per il 2010 e €.100.000,00 per il 2011. Non sappiamo per il 2012, ma immaginiamo che l’importo si attesti alla cifra del 2011. E’ ridicolo addebitare responsabilità alla Regione che non eroga le somme dovute, non considerando le ricadute tra “cause ed effetto” di quanto questa dirigenza ha provocato per le incapacità dimostrate”.

Quanto poi al consuntivo 2011 non è stato ancora approvato. I sindacati ribadiscono che per oltre due anni è stata data fiducia incondizionata ai vertici dell’Ente, nella speranze che venissero risolti i nodi della pianta organica e della equiparazione

“Ora però è doveroso chiederci- continuano Giuseppe Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo- il Presidente dell’Ente ha ricevuto nel dicembre 2010, la Pianta organica presentata nel 2007, perché l’ha restituita indietro e non ne ha chiesto l’approvazione? Appena riavuta a Messina, cosa ha fatto il C.d.A. per formularne una nuova?”

I sindacati hanno appreso solo a distanza di oltre due anni da quel dicembre 2010 che i vertici dell’Ente hanno ripreso la questione nominando una commissione. Per quanto riguarda l’equiparazione il Vittorio Emanuele ha visto l’invio di un commissario ad acta nominato dalla Regione Un capitolo a parte riguarda poi la legge regionale che ha stabilito che il 20% dei contributi fossero destinati alla stabilizzazione degli orchestrali

“Siamo certi- concludono i sindacati- che una dirigenza adeguata sarà in grado di affrontare e risolvere la problematica con serietà e responsabilità amministrativa, così come altri Enti siciliani hanno già fatto. Rammentiamo, che sulla stesura dei bilanci consuntivi L’E.A.R. Teatro di Messina è l’unico Ente in Sicilia che, a tutt’oggi, non è in grado di redigerli autonomamente. La responsabilità oggettiva e soggettiva non può che ricadere sul Sovrintendente che ha assunto, per più di un anno, il compito, ad interim, di Direttore Amministrativo”.

Il concorso per il ruolo di direttore amministrativo nel frattempo è finito al centro di un contenzioso. Cgil, Uil, Cisal e Sidars si soffermano poi sui programmi come la regolamentazione della biblioteca, attualmente servizio non fruibile per via di una serie di carenze, o il miglioramento della tempistica con cui viene presentata la stagione di musica (quest’anno il 18 dicembre 2012) e la possibilità di acquistare l’abbonamento (29 gennaio 2013). “Vogliamo ricordare poi la gestione delle scenografie e dei costumi, chiusi in magazzini e preda di continui furti e danneggiamenti; l’incapacità di aprire il teatro ai migliaia di croceristi che giungono a Messina giornalmente, stipulando convenzioni con prezzi adeguati, la compagnia Costa Crociere non ha mai risposto all’offerta sottoposta dall’Ente, perché conteneva prezzi troppo alti; i costi per consulenze così frequenti, da palesare in modo evidente ed oggettivo, i limiti e la capacità di assumere scelte e decisioni di questa dirigenza; i costi di parcelle legali, derivanti dalla incapacità di gestire l’ordinario e far divenire tutta l’attività un continuo conflitto verso tutto e tutti. Potremmo ancora aggiungere ulteriori elementi di riflessione, ma riteniamo che una “accurata ispezione” da parte degli organi competenti regionali, possa far luce su quanto affermiamo e porre fine a questa poco edificante vicenda del Teatro Vittorio Emanuele a Messina”.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. cannata giampiero 13 Febbraio 2013 09:57

    In riferimento al punto in cui loro nella lettera aperta al presidente dicono:”Professori d’orchestra: questo è un altro punto dolente in cui la Regione dopo aver fatto il danno di una norma inadeguata e poco chiara (all’art. 55 della Legge di Bilancio del 2005) in cui si prevedeva che il 20% del finanziamento regionale fosse dedicato alla “stabilizzazione” dell’orchestra, non ha mai risposto alle nostra richieste di chiarimenti.” Pubblico la risposta della regione: “Appare chiaro,da cio’,che il Legislatore ha voluto espressamente mutare e chiarire la sua azione nei confronti di tale Orchestra,garantendone la sicurezza e stabilita’ economica.
    Il 20% DEL CONTRIBUTO REGIONALE dovra’ ,quindi,costituire FONDO UNICAMENTE DESTINATO ALLA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE ORCHESTRALE.
    VORRA’,PERTANTO CODESTO ENTE ADEGUARE LA PREVISIONE DI BILANCIOED OGNI ULTERIORE ATTO CONSEQUENZIALE AL DETTATO NORMATIVO SOPRA DETTO.

    29/5/2012
    IL DIRIGENTE GENERALE DOTT MARCO SALERNO L’ASSESSORE DANIELE TRANCHIDA

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