Il 18 giugno a Roma ci sarà anche la Uil per chiedere al Governo riforme per il Paese

Il 18 giugno a Roma ci sarà anche la Uil per chiedere al Governo riforme per il Paese

Il 18 giugno a Roma ci sarà anche la Uil per chiedere al Governo riforme per il Paese

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venerdì 10 Giugno 2011 - 09:08

Lo ha deciso questa mattina il comitato direttivo presieduto dal segretario generale Costantino Amato, che ha affrontato anche il tema caldo delle numerose vertenze cittadine

Sarà un treno speciale a portare sabato 18 giugno i tesserati della UIL di Messina alla manifestazione nazionale di Roma, dove insieme alla CISL, la UIL chiederà al governo nazionale una nuova legge di riforma del sistema fiscale, la riduzione della spesa pubblica, una legge quadro per la non autosufficienza e misura più efficaci per lavoro e sviluppo. A deciderlo questa mattina il comitato direttivo della CSP UIL presieduto dal segretario generale Costantino Amato. “Da una recente ricerca UIL sui redditi dichiarati nel 2010 – ha spiegato Amato – è emerso che il 93,71 per cento dell’imposta netta IRPEF è sostenuta da lavoratori dipendenti e pensionati. Ciò conferma il perdurare di un’anomalia fiscale nel nostro Paese. Un paese nel quale il tasso di evasione è tra i più alti d’Europa. Se a questo poi aggiungiamo le derive della “cattiva” spesa pubblica, sprechi, inefficienze e costi della politica, ci si trova davanti ad un paese dall’economia stagnante, incapace di programmare e incapace di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini, in primis quello alla salute, all’assistenza e al lavoro. Per questo partecipare alla manifestazione nazionale di sabato 18 rappresenta un dovere morale. Perché il sindacato ha l’obbligo di fare tutto quanto in suo potere perché vengano garantiti sviluppo e occupazione. e questo a tutti i livelli. Se a livello nazionale infatti scenderemo in piazza per chiedere maggiore equità, a livello regionale chiediamo maggiore responsabilità. Un governo che non governa è infatti inutile. Ecco perché chiediamo le dimissioni di Lombardo e le elezioni anticipate. E ciò che vale a livello regionale vale per la Provincia e il Comune. La politica – prosegue Amato – è impegno e responsabilità. Se chi governa non è in grado di mantenere fede al mandato conferito dai cittadini ha l’obbligo morale di andarsene.”
“Messina – conclude il Segretario Generale della UIL – è una città che sta morendo. Una città che non produce, e che sforna ogni giorno vertenze nuove, nate da vecchie inadempienze. Messinambiente, l’ATM, l’Officina Grandi Riparazioni delle FF.SS. sono solo la punta di un iceberg, costruito passo passo in decenni di cattiva amministrazione. E se questa è la situazione in città, in provincia non va meglio. Basti pensare alle sorti del colosso AICON, con 354 lavoratori, più i 200 dell’indotto, che rischiano il posto di lavoro. Da anni la UIL chiede, inascoltata, attenzione su questa vertenza. Il risultato è che oggi la situazione è drammaticamente esplosa. Chiediamo alle istituzioni ed ai nostri rappresentanti politici a tutti i livelli di intestarsi questa battaglia, di mettersi alla testa dei lavoratori e pretendere dal Paese la stessa attenzione e soluzione applicata alla vicenda Fincantieri. Non vorremmo che i nostri lavoratori fossero considerati di serie B”.

Un commento

  1. Alla buonora signori!!!!!!!!!!!

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