La Regione proverà a occuparsi dei lavoratori Triscele, parola di Genovese

La Regione proverà a occuparsi dei lavoratori Triscele, parola di Genovese

Francesca Stornante

La Regione proverà a occuparsi dei lavoratori Triscele, parola di Genovese

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sabato 05 Gennaio 2013 - 15:41

Restano in presidio gli ex operai Triscele che questa mattina hanno ricevuto la visita di Francantonio Genovese. Il deputato Pd ha garantito che a livello regionale qualcosa si sta già muovendo, coinvolgerà direttamente il Presidente Crocetta.

Sono rimasto profondamente deluso dalla famiglia Faranda sia sul piano personale che su quello imprenditoriale”. Sono le primissime battute del deputato del Pd Francantonio Genovese che oggi è andato a trovare i 41 ex lavoratori Triscele davanti gli stabilimenti di via Bonino. Una visita arrivata all’indomani dell’intervento del capogruppo cittadino del Pd Giuseppe Grioli, anche lui oggi insieme a Genovese, che ieri aveva commentato duramente l’operato della famiglia Faranda usando parole forti per quelle promesse non mantenute. Oggi qualche rassicurazione è arrivata da Genovese che prima ha ascoltato gli operai, ha raccolto le loro amarezze e ha chiaramente detto di non avere intenzione di fare false promesse ma di fare un passo alla volta e creare un percorso che porti risultati concreti. Genovese ha assicurato che a livello regionale qualcosa si è già messa in moto e che nella prossima settimana potrebbe esserci un incontro alla Regione, incontro che i lavoratori Triscele chiedono da qualche settimana. Il deputato si è impegnato a chiedere personalmente al Presidente Crocetta i convocare sia i Faranda sia nuovi imprenditori per provare a individuare qualcuno pronto a investire. Il cammino sarà certamente lungo ma si deve studiare una giusta strategia e creare strumenti che possano essere un incentivo ad investire nel rilancio di questa realtà produttiva. Si proverà a gettare le basi di un nuova formula di delocalizzazione per spostare la produzione altrove e far ripartire le attività. Agli operai interessa però anche riavere lo storico marchio “Birra Messina” che ormai di messinese ha solo il nome. Nei giorni scorsi avevano detto che è una vergogna che nessuno si indigni per il fatto che in commercio esiste una birra che porta un nome vecchio 90 anni e che è simbolo della città dello Stretto, ma che viene prodotta da tutt’altra parte. Anche su questo si proverà a lavorare. Da non dimenticare che Francantonio Genovese era sindaco ai tempi dell’accordo che sancì il passaggio dello stabilimento di via Bonino dal gruppo Heineken ai Faranda. Da primo cittadino appoggiò la causa dei Faranda, partecipò a tutti i tavoli delle trattative. Per questo i lavoratori gli hanno chiesto di riprendere le carte di quell’accordo per dimostrare che erano stati presi impegni che non sono stati mantenuti, per avere la verità su quali erano state le condizioni dell’accordo. Il deputato ha annunciato che coinvolgerà anche il commissario di Palazzo Zanca Luigi Croce. L’obiettivo è evitare che la politica si chiuda su se stessa e fare squadra per ripartire da un progetto serio, che veda tutte le Istituzioni coinvolte.

Sulla stessa linea anche il segretario della Flai Cgil Giovanni Mastroeni che conferma che “oggi bisogna ripartire con un solo obiettivo possibile: costruire un diversa fase della vertenza Triscele cercando nuovi soggetti disposti a investire in un settore in crescita, quello della birra, avvalendosi dell’esperienza e della professionalità di questi 41 lavoratori. Tale impostazione si è resa necessaria all’indomani dell’incontro del 18 dicembre in Prefettura laddove la famiglia Faranda comunicò la fine della Triscele e la richiesta la Tribunale di Messina di concordato preventivo. L’annunciato incontro della prossima settimana con il presidente della Regione Crocetta è utile per rafforzare e concretizzare una simile prospettiva sulla quale il sindacato continuerà il proprio impegno nella ricerca di una prospettiva per 41 lavoratori e per un’attività storica per la nostra città”.

I lavoratori sono pronti a dare qualsiasi tipo di aiuto, anche economico, affinché ciò accada. Avevano ceduto il loro Tfr ai Faranda nel 2007 per facilitare l’acquisizione della società. Sarebbero pronti a farlo per qualunque altro imprenditore che abbia voglia di ridare futuro a 41 famiglie e ad un pezzo di storia messinese. Loro intanto restano in presidio. Questa mattina alcuni erano davanti il gazebo, altri arrampicati sul muro, tenevano in mano una lunga corda, qualcuno se l’è legata al collo come un cappio. Continuano a raccogliere firme, chiedono l’aiuto di tutti i messinesi. I lavoratori ex Triscele non si arrendono. (Francesca Stornante)

17 commenti

  1. ecco la campagna elettorale……………

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  2. ma avete con quale faccia si presenta in 5 anni a ROMA cosa a fatto x MESSINA niente zero e ora si ripresenta MESSINESI SVEGLIA.non vi fate prendere in giro oggi a fatto PASSERELLA con l.altro.e poi la cosa che mi fa INCAZZARE le tv. private le danno una mano a farsi PUBBLICITA. e non e finita domani sul GIONALINO di MESSINA altra pubblicita gratis E INVECE perche non compra lui la BIRRA MESSINA voi pensate lavoratori che non a i soldi x l.aquisto a no a lui e la sua FAMIGLIA INTERESSA la formazione se no iVOTI DOVE LI PRENDONO SULLA luna +++++ davvero da ridere povera MESSINA MIA NON CAMBIERA MAI NIENTE

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  3. infatti

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  4. Discutibile la presenza del personaggio Genovese, le elezioni sono vicine e le fibrillazioni pure. Avrebbe avuto più senso un suo “autorevole” intervento già un anno fa se non di più.
    Discutibile vedere ancora acquistare dai messinesi la birra “Messina”: ignari di quanto sia successo?
    Discutibile richiedere interventi di messia, opinabili imprenditori.
    Discutibile e forse vera possibile discussione da portare avanti la creazione di una cooperativa fra i lavoratori con l’intervento della nostra amministrazione locale al mantenimento degli stabilimenti nel sito attuale.

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  5. ohh rispunta genovese sotto campagna elettorale.. che buon’uomo… -.-‘

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  6. liliana parisi 5 Gennaio 2013 18:20

    Purtroppo questi lavoratori non hanno anziani da mettere in prima fila!E intanto in Italia e all’estero c’è ancora gente che compra la Birra Messina nelle convinzione che sia prodotta qui

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  7. Come mai nessuno si è mosso per i lavoratori del “IL DETECTIVE”,il politico che si dovrebbe interessare non ha ancora il suo tornaconto? Gli ex dipendenti dell’istituto di vigilanza non hanno diritto come gli altri a LAVORARE ?

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  8. xxxxxxxxxxxxxx: sfrutta il dramma di gente che resta senza lavora per la sua squallida campagna elettorale.

    Squallido anche che venga dato tanto risalto alla notizia sui mezzi di informazione.

    Messina città di buddaci.

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  9. Ma chi era sindaco ai tempi dello scippo alla heineken quando furono usati come scudo umano questi stessi lavoratori per organizzare questa truffa annunciata ? Chi ha votato la delibera in consiglio comunale , i consiglieri della luna ? È chi dovrebbe costruire nell’area dello stabilimento ?
    e ora si presenta , naturalmente, scendendo dalla luna…
    Poveri messinesi… trattati come accattoni per un pezzo di pane dal viceré di turno … e il bello che il turno non c’è … è sempre lo stesso feudatario…
    Meditate al voto… meditate

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  10. Genovese in pubblico ? Genovese tra la gente? Genovese che si impegna in prima persona? Direi che i Maya c’hanno azzeccato e’ proprio la fine del mondo….Onorevole lo faccia più’ spesso superi la sua timidezza io credo che sotto la sua quieta e pacata immagine ci sia un lottatore …mi permetto di osservare pero’ che la forza non è’ data solo dai voti ( le li batte tutti ) ne’ dai soldi ( anche qui batte tutti ) ma dal consenso degli elettori e dal legame tra un popolo ed i suoi rappresentanti. Nessuno tra 20 anni si ricorderà’ del suo conto in banca ma del suo valore umano e delle battaglie per le idee giuste che è’ quello che anche i nemici riconoscono ai propri avversari. A Messina gli uomini di valore sono segnati e messi da parte parte sono eroi senza volto che la politica scarta. Sono ribelli e pensanti ma onesti.Non si chiuda nel suo bunker tra fedelissimi ignavi che vivono all’ombra del suo potere riconoscenti e deferenti per convenienza e non per credo politico cerchi nuovi volti tra la società’ civile che abbiano la schiena diritta…quelli che vedo intorno ad ella credo che soffrano di artrosi da deferenza…per non dire altro….mi piacerebbe leggere una sua risposta e non di qualche gregario di terza fascia qui in questo spazio di libertà…

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  11. Francantonio Genovese, che divenne sindaco sebbene azionista della Caronte, la società dei traghetti nello Stretto controllata da Pietro Franza (perciò ribattezzato ‘Franzantonio’) in pieno conflitto d’interessi. Il resto l’ha raccontato la puntata di Report sugli enti di formazione finanziati dalla Regione. Tipo la Lumen, presieduta da Franco Rinaldi, deputato regionale, cognato di Genovese e soprattutto marito di Elena Schirò che lavora dove? Ma alla Lumen, naturalmente. Rinaldi e Genovese sono pure soci nella Training Service, che sta per ricevere 390mila euro di contributi. Invece la Nt Soft fa capo ai nipoti di Genovese e Rinaldi. L’Esofop ha come presidente la cognata di Rinaldi e come consigliere Chiara Schirò, moglie di Genovese. E una società in cui compare Genovese affitta la sede all’Enaip e all’Aram. A che servono a questo punto le primarie? Chi mai riuscirà a prendere più voti di un Genovese? Il conflitto d’interessi, anziché un handicap, diventa un elisir di lunga vita, anzi di immortalità.

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  12. Ma si può prendere in considerazione un personaggio che ha fatto di messina ciò che ha voluto insieme ai franza? Sveglia signori, è solo propaganda per essere eletto e intascare ancora di più. Fuori dalle @@@@@ lui e suo cognato e tutta la famiglia.

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  13. Rimasto deluso? ed allora noi messinesi cosa dovremmo dire della sua amministrazione come sindaco? Non ci sono parole.

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  14. campagna elettorale…

    che gente vomitevole! Ne vedremo delle belle!!

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  15. il problema non è lui ma i signori che lo stanno ad ascoltare interloquendo con lui. In un reltà libera e consapevole, come minimo lo prendevano a pernacchie.

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  16. puzza di bruciato 7 Gennaio 2013 09:08

    E la magistratura??!!… ma come non si fiuta lontano un miglio che i cambi di destinazione d’uso degli spazi erano già stati studiati a tavolino con l’amministrazione genovese.. ma pensate veramente che i faranda ci hanno rimesso qualche lira con l’operazione triscele.. o che l’operazione triscele era stata fatta per non cancellare lo storico birrificio? E’ stata fatta per calmare l’opinione pubblica del tempo, lavorare in silenzio per gli spazi, quando tutto l’ingranaggio era perfetto e nessuno poteva guastare la festa i dipendenti tutti a casa… E la magistratura??!! Boh!!!!

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  17. puzza di bruciato 7 Gennaio 2013 12:28

    cordone ombelicale invisibile…..

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