Meloni: "Basta sindaci scalzi o dalla parolaccia facile, a Messina serve uno come Croce"

Meloni: “Basta sindaci scalzi o dalla parolaccia facile, a Messina serve uno come Croce”

Marco Olivieri

Meloni: “Basta sindaci scalzi o dalla parolaccia facile, a Messina serve uno come Croce”

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giovedì 02 Giugno 2022 - 07:33

La leader di Fratelli d'Italia riscalda il popolo della destra a Piazza Cairoli, a sostegno di Croce sindaco e di Musumeci presidente

MESSINA – Giorgia Meloni entusiasma il popolo della destra a Messina. In una Piazza Cairoli animata dalle bandiere del partito e dalla speranza dei militanti di ottenere il primato in Italia, la presidente di Fratelli d’Italia ieri ha tirato la volata al candidato a sindaco Maurizio Croce e al presidente uscente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“Se penso a mio nonno messinese, non mi riconosco negli ultimi sindaci”

Amata, Meloni e Croce a Piazza Cairoli

L’inizio del suo comizio crea una distanza tra Croce e gli ultimi due amministratori: “Se penso a mio nonno, messinese orgoglioso delle proprie radici siciliane, e poi mi confronto con gli ultimi due sindaci, trovo grandi differenze. Avete avuto sindaci – ha dichiarato sul palco la leader della destra – che andavano a rincorrere Trump con le magliette e sindaci che dicono parolacce in televisione, pensando di fare la differenza così (Rispettivamente Accorinti e De Luca, n.d.r.). Non è questa Messina. Non è la Messina che ho conosciuto io, che ha fatto un pezzo di storia della civiltà italiana ed europea”.

Meloni: “Messina deve essere rappresentata in modo adeguato”

“Sosteniamo con forza la candidatura di Maurizio Croce e speriamo, soprattutto in caso di vittoria, in una presenza forte di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale. Vorrei che questa città – ha specificato Meloni – fosse rappresentata in modo adeguato e rappresentata da un’amministrazione capace di parlare di meno e di fare di più”.

I selfie con Meloni sul palco

“C’è bisogno di chi è competitivo e concreto – ha sostenuto la deputata, già vicepresidente della Camera e ministra – in una Regione al primo posto per il potenziamento delle terapie intensive e per attività produttive, per l’utilizzo dei fondi europei e l’attenzione ai disabili. C’è chi si preoccupa di tagliare nastri e chi realizza le cose”.

“Croce è competente in ambito amministrativo e, per la Regione Siciliana, Nello Musumeci merita la riconferma”, è la sintesi di un lungo comizio nel quale Meloni ha espresso le sue doti di figura trainante della destra italiana. Da parte sua, Musumeci ha auspicato che “Messina torni alla normalità” e ha elogiato il profilo professionale di Croce.

Musumeci ascolta Meloni a PIazza Cairoli
Meloni e Croce a Messina

“Per amministrare Messina non basta far quadrare i conti”

Ha aggiunto Meloni: “Amministrare Messina non significa amministrare un condominio, con tutto il rispetto per chi fa questo lavoro. Non basta far quadrare i conti e occuparsi della quotidianità (Un probabile riferimento al candidato Basile di Sicilia Vera, n.d.r.). Ci vuole una visione. Siete una piattaforma in mezzo al Mediterraneo. A Messina – ha ricordato la presidente di FdI – ci sono 54 chilometri di mare. Il mare è la più grande infrastruttura”.

Meloni e il popolo della destra

Le battute in romanesco, le pause e le espressioni studiate e naturali al tempo stesso, i botta e risposta con il pubblico. E ancora: l’attacco al governo Draghi e ai governi dove “c’è tutto e il contrario di tutto”, alle multinazionali, all’ideologia gender, ai poteri della finanza, ai migranti contrapposti ai profughi ucraini (“Il nigeriano che ha la terza media e sbarca in Italia e sui barconi sono tantissimi gli uomini, non le donne e i bambini”).

Il tutto senza dimenticare la sovranità nazionale, la difesa orgogliosa del made in Italy e delle proprie radici, l’ironia con la quale respinge l’accusa di omofobia o di razzismo: Meloni dice “cose di destra” con energia. E ha un popolo che la segue. E che può crescere.

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3 commenti

  1. Il Gattopardo 2 Giugno 2022 09:02

    E quelli prima? Accorinti discutibile in alcune sue manifestazioni ma non sulla sua lotta per la Pace,per me sarebbe stato un superlativo Assessore ai Servizi Sociali. De Luca comunque ha messo in ordine le casse del Comune ed ha combattuto delle battaglie mettendoci la faccia. E quelli di prima tipo Peppino ?
    E comunque il popolo di destra mi sa che non c’era a Piazza Cairoli considerando che forse c’erano 200 persone.

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    1. La destra a Messina è finita quando è morto l’onorevole Ragno, e con l’uscita di scena di Nania, quanto ai successori meglio non parlarne, De Luca infine il miglior sindaco che Messina ha avuto negli ultimi decenni nonostante le numerose pecche.

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  2. Si ci serve per fare il pescestocco a ghiotta.

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