Mercato Sant'Orsola, "senza soldi non si compra, la crisi economica ci ammazza" VIDEO

Mercato Sant’Orsola, “senza soldi non si compra, la crisi economica ci ammazza” VIDEO

Marco Olivieri

Mercato Sant’Orsola, “senza soldi non si compra, la crisi economica ci ammazza” VIDEO

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sabato 14 Ottobre 2023 - 07:30

Messina. Una ventina di box chiusi e "tanti pensionati in meno rispetto al passato. I soldi non girano", ci dice il pescivendolo Carmelo Sofli

MESSINA – Al mercato Sant’Orsola una ventina di box appaiono chiusi. E una ventina sono aperti. Tante le persone, in maggioranza anziane, che lo affollano ma il pescivendolo Carmelo Sofli, da 30 anni al mercato, precisa: “Qui si vende ormai pochissimo. La gente non ha soldi. I pensionati, la nostra clientela principale, ricevono pensioni misere”.

Il veterano del Sant’Orsola, intervistato da Tempostretto, inaugurando un percorso nei luoghi simbolici della crisi economica cittadina, non ha dubbi: “Il costo della vita è troppo alto e le pensioni bassissime. Come si fa, in queste condizioni, a comprare, anche se i nostri prezzi sono convenienti?”.

“Acquistare il pesce è un lusso e in più lo stile di vita è cambiato”

A sua volta una signora, che non vuole apparire in video, aggiunge: “Se un tempo una famiglia acquistava il pesce due o tre volte alla settimana, oggi è già tanto se lo compra una volta. A questo aggiunga che qui ci sono degrado e sporcizia. Il mercato va riqualificato al più presto”.

Una giovane aggiunge una riflessione sullo stile di vita ormai diverso rispetto al passato: “È cambiato tutto. La spesa si fa al volo, di sera, al supermercato. Rispetto alle precedenti generazioni, quando la mattina la donna andava a comprare al mercato perché casalinga, oggi in una famiglia lavorano marito e moglie. Si va di fretta e il nostro mercato dovrebbe adeguarsi ai ritmi e agli orari di oggi, ad esempio il pomeriggio. Ci sono anche quelli che preferiscono acquistare qualcosa di già cucinato”.

Il costo della vita alle stelle, oltre il 6 per cento rispetto all’anno scorso, in una città dove le distanze tra chi ha molto e chi ha poco sono enormi. Il reddito di cittadinanza tolto a circa tremila famiglie messinesi. 25mila abitanti in meno in più di dieci anni. È il Comune con il più basso tasso di occupazione (attorno al 36%) tra le grandi città d’Italia. Ma il dato ancora più preoccupante è rappresentato dal 46% dei cosiddetti neet, i giovani dai 15 ai 34 anni che non lavorano, non studiano e non cercano occupazione, in base ai dati divulgati dalla Cgil.

In questo contesto, lo Stato ridimensiona il welfare, con un sistema sanitario pubblico che tradisce parecchie falle, e, assieme alle Regioni, mostra i propri limiti. E allora chi rimedia? Spesso il volontariato. Così , ad esempio, “Terra di Gesù Onlus” compie 15 anni e potenzia il servizio d’aiuto. “Non esisteremmo se lo Stato facesse fino il fondo il proprio dovere in campo sociale”, sottolinea il presidente Francesco Certo, che mette in evidenza: “Circa diecimila persone sono state sostenute in questi anni e la domanda d’aiuto è in forte crescita”.

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6 commenti

  1. scusate mi dite la differenza fra il pescespada fresco a 18 euro e quello fresco a 22, 25, 28 o giu di li ……chi bara ahahahahah…….ci pensate che solo a SANT’ORSOLA ci sono credo 8 0 9 rivendite di pesce ?????

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  2. Abbassate i prezzi…. con la scusa che siete nella zona nord della citta avete i prezzi di almeno il 30 percento in più rispetto il mercato vascone.

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  3. Per favore che i commercianti non si lamentino!!!Come vogliono che le famiglie e i pensionati comprino se hanno aumentato i prezzi alle stelle approfittando della scusa della inflazione alta!! Frutta a non meno di 3 euro al chilo ,uva che dovremmo avere in abbondanza anche a 4 euro! verdure intoccabili.Per forza di cose le famiglie non comprano in quanto i soldi sono sempre gli stessi e prima o poi sarebbe finita cosi’

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  4. Mercato S. Orsola: sporco come pochi, con pochissimi esercizi, impossibilità o quasi di parcheggiare (intendo secondo le regole).
    Davvero, solo per pensionati che non hanno altra scelta.
    La crisi c’entra poco.

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  5. Il commerciante ha detto la verità, pochi soldi.
    Invece alcuni commercianti dicono che la rovina e la chiusura dei negozi deriva dai cordoli.
    Come mai prima dei cordoli i negozi chiudevano?
    Come mai prima del COVID i negozi chiudevano?

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  6. Azzeccagarbugli 14 Ottobre 2023 21:22

    Cari commercianti vi lamentate sempre , prima il COVID, poi l’aumento del carburante poi dell’energia elettrica, però vedo sempre spesso i proprietari di esercizi commerciali sfrecciare per le vie della città con grandi macchinoni.

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