Operatori ancora in strada almeno fino ad aprile 2026. Confermato l’esonero dal Canone Unico
MESSINA – Da contratto dovevano concludersi il 30 novembre ma è chiaro che fra quattro giorni i lavori di riqualificazione del mercato Vascone non saranno finiti. Anzi sono fermi.
Il Comune di Messina ha diffidato l’aggiudicataria, la S.L. Infrastrutture srl di Modica, a riprendere subito le attività, con la minaccia di procedere alla risoluzione del contratto e all’escussione della fideiussione in caso di inadempienza. Ma era un’opzione che avrebbe significato l’avvio di un nuovo e lungo iter di gara.
Così l’aggiudicataria ha proposto il subappalto, il Comune ha accettato e l’iter burocratico è stato avviato per consentire il passaggio del cantiere a una nuova impresa. La ripartenza dei lavori è dunque legata alla conclusione dell’iter burocratico del subappalto.
Nel frattempo la giunta Basile ha prorogato la chiusura della storica sede al 30 aprile 2026. Almeno fino a quella data, e si spera non oltre, gli operatori potranno continuare a utilizzare gli spazi provvisori nell’area di parcheggio antistante al mercato.
L’esenzione dal canone unico
Per mitigare i disagi subiti dagli operatori economici e in considerazione della crisi economica del settore, il Comune ha stabilito una misura di sostegno economico. La proroga dello spostamento temporaneo comporta anche l’estensione dell’esenzione dal pagamento del Canone Unico Patrimoniale fino al 30 aprile 2026. L’esonero riguarda gli operatori che hanno richiesto e ottenuto lo spostamento nell’area antistante il Vascone, oltre a quelli trasferiti nei Mercati Sant’Orsola e Zaera.
Probabilmente i lavori finiranno tra una decina di anni continuando di questo passo
Io credo che il danno procurato ai mercatari sia davvero troppo grande.
La PA non può permettersi questo lusso.
Ahahaha.
Meglio ridere, qua tutto male ed in ritardo.
Poveri i lavoratori del mercato !
Un’amministrazione ,tale di questo nome , dovrebbe aiutare i commercianti e i cittadini e non creare solo disagi e proroghe infinite . Infiniti e molteplici lavori approssimati con tutte le incompiute, incongruenze e modifiche in corso d’opera . Un solo aggettivo : dilettanti allo sbaraglio .Un augurio è quello di non vedervi più. Alle prossime elezioni mi ricorderò di voi e della vostra professionalità.
Ma dai, l’ennesima proroga per un lavoro voluto, programmato, appaltato e consegnato per l’esecuzione che il Comune ha voluto.
Ma è mai possibile che questa storia delle proroghe abbia una vita così lunga e non si riesca a porvi fine? Prima si aggiudicano gare con ribassi eccessivi e poi la ditta vincitrice guarda caso ha difficolta a fare i lavori, a rispettare i tempi di consegna.
Sbaglierò, probabilmente, ma qualcosa lungo l’iter dal dopo la decisione di fare una lavoro non va per il verso giusto. Forse qualcuno non sa redigere adeguatamente i bandi di gara? Altrimenti tutto ciò non si spiega. Anche e sopra tutto perchè queste proroghe vanno a pesare sugli operatori e sui cittadini e ciò non è per niente corret