Messina. Dai rifiuti bruciati a riciclo pannolini, 10 milioni per l'ex inceneritore di Pace

Messina. Dai rifiuti bruciati a riciclo pannolini, 10 milioni per l’ex inceneritore di Pace

Marco Ipsale

Messina. Dai rifiuti bruciati a riciclo pannolini, 10 milioni per l’ex inceneritore di Pace

martedì 25 Ottobre 2022 - 12:42

La vecchia struttura sarà bonificata e sarà realizzato un nuovo impianto. Il progetto della Srr Messina secondo su 216

Prima il nuovo impianto di Mili poi la riconversione dell’ex inceneritore di Pace. La Srr (Società regolamentazione rifiuti) Messina raggiunge un doppio risultato grazie al Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza): tre settimane fa il finanziamento per Mili (27 milioni), ora quello per Pace (quasi 10 milioni).

Progetto presentato a febbraio sul Pnrr

L’ex presidente della Srr e ora senatrice, Dafne Musolino, ce ne aveva parlato a febbraio, al momento della presentazione dei progetti, quando si sperava di ottenere i fondi: “Vogliamo fare un impianto Pad – ci aveva detto – cioè di smaltimento pannolini, pannolone e traverse, rifiuti inquinanti che al momento vanno nell’indifferenziato. In Italia l’unico impianto del genere si trova a Treviso. Riusciremo, contemporaneamente, a bonificare l’ex inceneritore e a realizzare un impianto rivoluzionario”.

La graduatoria

Ora il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato la proposta di graduatoria relativa all’investimento Pnrr M2C1 1.1 linea di intervento C, “Realizzazione nuovi impianti e ammodernamento di impianti esistenti” di trattamento e riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (Pad), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

Il progetto della Srr Messina è classificato al secondo posto su ben 216 proposte, con un punteggio di 72.47.

Secondo quanto previsto dal decreto, “il MiTE approverà, con successivo decreto, la graduatoria definitiva delle proposte ammesse al finanziamento, tenuto conto anche degli esiti delle procedure di esclusione in corso e delle verifiche preliminari”.

Il progetto deve prima diventare esecutivo, poi potrà essere bandita la gara d’appalto. La durata prevista dei lavori è di due anni e mezzo, in linea col limite temporale del 2026 disciplinato dal Pnrr.

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