Arrivi, presenze, strutture ricettive e perfino nazionalità dei turisti: tutti i dati presentati dall'amministrazione
MESSINA – Il sindaco Federico Basile, insieme all’assessore al Turismo Enzo Caruso e al Contenzioso Roberto Cicala, ha presentato in conferenza stampa i dati sul turismo a Messina relativi al 2023. La fonte, l’osservatorio turistico regionale siciliano, non ha però fornito i numeri definitivi, come ha spiegato l’amministrazione prima di presentare, categoria per categoria, gli aspetti principali di una crescita evidenziata già lo scorso anno.
Le strutture ricettive
Partendo dalle strutture ricettive, il dato peggiore è quello degli hotel: 21 erano nel 2019 e tali sono rimasti negli anni 2022 e 2023. Il problema della carenza di grandi strutture alberghiere è forse uno dei più penalizzanti per Messina e più volte l’amministrazione lo ha sottolineato, lanciando appelli anche al mondo dell’imprenditoria. In compenso crescono i B&B, 82 nel 2023 rispetto ai 78 dell’anno precedente e ai 62 del 2019. E così anche le strutture complementari (ad esempio le case vacanze), passate da 17 a 22 e fino alle 31 dell’anno scorso. Numeri che vanno di pari passo all’aumento di camere e quindi posti letto, tranne nel caso degli hotel, con un calo da 613 a 583 che nemmeno l’assessore Enzo Caruso ha saputo spiegare in conferenza stampa. Negli altri casi, 240 le camere dei B&B rispetto alle precedenti 223 (181 nel 2019) e 300 nelle strutture complementari rispetto alle 265 del 2022 (e 218 nel 2019).
Gli arrivi: crescita del 10,9% in un anno
Detto delle strutture, l’analisi si sposta agli arrivi, termine con cui si intende “il numero di turisti che ogni giorno prendono alloggio in una struttura ricettiva”: in pratica, il numero dei nuovi singoli clienti che ogni giorno entra in una struttura alberghiera o extralberghiera. Si è passati dai 45.615 del 2019 ai 57.161 del 2022 e fino ai 64.166 del 2023, con un incremento del 28,85% rispetto a cinque anni fa e del 10,9 rispetto allo scorso anno. Di questi 65.166, 49.255 sono stati turisti italiani e 14.911 stranieri. L’aumento ha riguardato più questi ultimi, visto che nel 2022 erano 10.719 (+4.192) e nel 2019 erano 8.630 (+6.281). Gli italiani nel 2022 erano stati 46.442 (+2.813) e nel 2019 36.985 (+12.270).
I pernotti: l’aumento dell’8,1% dal 2022
Diverso il caso dei pernotti, dove l’incremento complessivo tra 2023 e 2022 è stato dell’8,1%. Sono stati registrati 140.672 pernotti l’anno scorso, contro i 129.287 di due anni fa e i 93.652 del 2019. Rispetto al totale, 110.918 sono stati gli italiani e 29.754 gli stranieri. Nel 2022 sono stati rispettivamente 106.637 (+4.281) e 22.650 (+7.104), nel 2019 invece 76.676 (+34.242) e 16.976 (+12.778). Evidente come il “salto” maggiore sia stato fatto, anche per i pernotti quanto per gli arrivi, nel 2022 rispetto all’ultimo anno pre-Covid. Analizzando l’andamento dei mesi, un’altra variabile di cui ha parlato l’assessore in conferenza stampa, restano giugno, luglio e agosto i mesi preferiti dai turisti per arrivare a Messina, con una crescita praticamente costante fino al centro dell’estate e un calo quasi fisiologico fino a Natale. In ogni caso la “curva” del 2023 resta sopra tanto al 2019 quanto al 2022, ad eccezione del solo mese d’agosto: il 2022 ha superato il 2023 per numero di pernotti.
L’aumento degli stranieri tra 2019 e 2023 del 75%
Tra le tabelle fornite dall’osservatorio turistico regionale e mostrate dall’amministrazione, una è stata dedicata esclusivamente alle presenze straniere, aumentate del 75% dal 2019 al 2023. Nel grafico si fa riferimento esclusivamente ai mesi di luglio e agosto 2023, specificando che in totale sono stati registrati 14.240 arrivi e 28.553 presenze (quasi il totale degli stranieri passati da Messina nell’intero anno). E sono specificate le nazionalità. “Vincono” i cittadini di Stati Uniti e Germania, davanti a francesi, spagnoli e australiani. Completano la “top 10” Turchia, Regno Unito, la dicitura A.P.A. (Altri Paesi dell’Asia), Svizzera/Liechtenstein e Romania. Ma ci sono cittadini da ogni parte del mondo, dall’Europa al Sud America, fino alla Cina e all’Asia occidentale o all’Africa mediterranea.
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