Messina. Fondi Pon e Poc: "Grande opportunità, ma si rispettino gli attuali tirocinanti"

Messina. Fondi Pon e Poc: “Grande opportunità, ma si rispettino gli attuali tirocinanti”

Redazione

Messina. Fondi Pon e Poc: “Grande opportunità, ma si rispettino gli attuali tirocinanti”

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venerdì 05 Novembre 2021 - 10:49

Il consigliere Gioveni commenta il nuovo impegno economico verso le fasce deboli, ma chiede la proroga per chi ha iniziato in ritardo un progetto simile e non potrà terminarlo

MESSINA – Il consigliere comunale Libero Giovani, capogruppo di Fratelli d’Italia, commenta le opportunità date ai residenti delle zone di Risanamento con i fondi Pon e Poc, ma al tempo stesso chiede di non dimenticare le fasce sociali deboli che hanno iniziato un percorso simile senza però aver completato il periodo previsto di 12 mesi.

Il consigliere Giovani fa riferimento a quei 179 cittadini, che “nel lontano mese di giugno 2019 avevano presentato istanza di partecipazione al bando relativo ai tirocini di inclusione sociale”. Progetto finanziato con 1 milione e 79 mila euro dei fondi Pon Inclusione, che però adesso “rischia di essere ancor più discriminato rispetto a quello, certamente lodevole, presentato nei giorni scorsi”.

L’amarezza di Gioveni: pandemia e ritardi

A causa di eventi accidentali, quali ad esempio la pandemia, quel progetto è partito in ritardo e Gioveni chiede che si possa chiedere un prolungamento del periodo per questi giovani che “dopo non poche peripezie, finalmente si stanno ritrovando un impiego con possibilità anche che le stesse aziende li possano stabilizzare”, evitando così di generare quella che il capogruppo di Fratelli d’Italia definisce “la classica guerra tra poveri” visto che coinvolgerebbe due progetti simili.

“Proprio il 12 ottobre scorso, infatti – spiega il consigliere Gioveni – avevo presentato una interrogazione a risposta scritta per manifestare tutta l’amarezza e la delusione degli aventi diritto che erano stati chiamati a svolgere le attività in ritardo. Molti di questi dovranno completare la loro attività entro e non oltre il prossimo 31 dicembre. Tale data limite quindi non consentirà loro di lavorare per non più di 3, 4 o 5 mesi, purtroppo le chiamate in servizio nelle aziende si sarebbero dovute verificare già da quasi 2 anni, ma a causa principalmente della pandemia con conseguente chiusura delle aziende, erano rimaste nel limbo”.

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Un commento

  1. Che Lenza questo Gioveni, proroga arrivata nella serata di ieri.

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