Messina: il libro di Marco Grassi per la Madonna della Lettera

Messina: il libro di Marco Grassi per la Madonna della Lettera

Daniele Ferrara

Messina: il libro di Marco Grassi per la Madonna della Lettera

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giovedì 03 Giugno 2021 - 07:05

Presentato il libro dello storico dell'arte Marco Grassi, governatore dell'Arciconfraternita dei Catalani

La Madre della Lettera: una figura apparentemente sopita e silente nella vita del popolo messinese, ma sempre pronta a riscuotersi quando la sua fiamma viene attizzata.

Messina, città mariana

Questo è un argomento controverso, financo spinoso visto il significato di un’elezione mariana di Messina, a trattare approfonditamente il quale pochi tra gli storici si sono cimentati, e tra questi merita menzione Alessandro Fumia. Questa volta è il turno del professor Marco Grassi, storico dell’arte, Governatore dell’Arciconfraternita dei Catalani.

La Devozione a Maria SS. della Sacra Lettera, Patrona Principale della Città di Messina, voluto dal Centro Interconfraternale Diocesano e pubblicato per EDAS Editori, è stato presentato ieri, alle porte di Giugno, alla presenza d’illustri personalità: l’etnoantropologo professor Sergio Todesco, lo storico del territorio professor Franz Riccobono e il vescovo ausiliare monsignor Cesare di Pietro.

Un culto dimenticato o dormiente? Come ha giustamente sottolineato il Vescovo, è importante un rinnovamento spirituale alla base di qualunque altro rinnovamento che possa fare risorgere Messina; questo è possibile attraverso il ritrovamento della nostra identità, che purtroppo nelle sue varie sfaccettature è lasciata da parte e persino negletta.

Per capire quanto sia importante l’argomento trattato per la nostra storia e per la nostra identità, basta pensare a un nome: Letterio/Letteria, dedicato esplicitamente a questa Madonna, esistente soltanto in Messina e ove il culto si sia diffuso.

La celebrazione della Madonna della Lettera come solennità indipendente, stranamente, è recente: persino la statua argentea della Madre della Lettera portata in processione il 3 Giugno è soltanto del secolo scorso, e ciò – ha spiegato Franz Riccobono – perché questa manifestazione mariana per secoli è stata celebrata nel 15 Agosto per l’Assunzione, e dunque il carro trionfale della Madre della Lettera era la Vara dell’Assunta stessa, prima d’essere riportata al 3 Giugno. De facto, la vera e sentita festa patronale di Messina cade proprio a Ferragosto.

Oggi però, sfortunatamente, la storia della Sacra Lettera sembra essere quasi dimenticata dalla maggior parte della popolazione di Messina, soprattutto quella più giovane e persino tra la gente cattolica; eppure, questa città sarebbe stata eletta a sua propria benedetta città dalla Madre di Dio! È incomprensibile come un tale privilegio, unico in tutto il mondo cristiano, passi inosservato oggi, e questo all’occhio di qualunque religione.

Un libro per ricordare Messina

In breve, questa è la storia che dà origine all’epiteto di “Madre della Lettera”: i Messinesi, avendo accolta la predicazione dell’apostolo Paolo di Tarso e rimasti particolarmente colpiti dalle sue parole su Maria, avrebbero mandato un gruppo di ambasciatori a Gerusalemme per dichiarare a ella la fede del loro popolo e chiederne la benedizione, che sùbito sarebbe stata accordata mediante una lettera e una ciocca di capelli, nell’anno 42 d.C.; questa la tradizione, che tuttavia occorre suffragare con prove storiche.

Nonostante le controversie

Scopo del professor Grassi nel suo libro è proprio quello di riproporre questo tema e tutta la sua storia in maniera nuovamente approfondita, affinché la Sacra Lettera possa ritornare a essere vanto e orgoglio municipale di Messina, ispirazione di civiltà e progresso com’è stata già in passato. Attraverso le pagine del libro si possono esplorare le vicende del culto tra religione, politica e arte, mostrando come la Madonna della Lettera si fonda con l’identità stessa di Messina nei suoi tempi gloriosi, e dunque ottimo punto da cui ripartire oggi. Anche perché questo culto è uscito dalla nostra città e si è propagato fino in continenti lontani in diverse epoche. Marco Grassi ha con cura raccolto tutti i documenti utili a rintracciare un percorso unitario nei diversi secoli di questo culto e di questo epiteto della Madonna, esponendone i contenuti e le testimonianze in maniera chiara e con uno sguardo al futuro.

Si potrà obiettare che la vicenda della Lettera ai Messinesi sia improbabile e financo fiabesca, e da sempre sono stati sollevati dubbî sull’autenticità della presunta lettera della Vergine Maria; difatti, basta leggere il testo pervenutoci per rendersi conto di come effettivamente sembri proprio strano che possa averla scritta il pugno di quella santa donna, ma questo non significa che un esemplare più antico non possa essere effettivamente esistito, come molti argomenti citati nel libro appaiono dimostrare.

Ma bene ha detto Sergio Todesco: a prescindere dalla sua autenticità o inautenticità, di quella che ci è pervenuta o di quella che c’era prima, non cambia il fatto che la Sacra Lettera abbia sempre data la forza a Messina per superare tutti gli ostacoli e le cattive situazioni che nel corso del tempo l’hanno contristata. A guardarla dal punto di vista antropologico, la Madre della Lettera, in fondo, altra non è che una concretizzazione fisica e storica della divina Gran Madre, garante del ciclo naturale e della vita delle creature.

In questi giorni la nostra civiltà peloritana si arricchisce d’una nuova opera, che un giorno negli scaffali delle biblioteche potrà trovarsi a fianco dei libri dei grandi autori messinesi del passato che esaltarono la nostra identità, e questo sia motivo di gaudio per la città tutta, con la speranza che possa ritrovare nella sua identità la forza per rilanciarsi in un prospero futuro!

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