La Procura di Messina vuole l'accertamento medico per capire se Ada Maria Alessi è morta per il volo del viadotto o ha accusato un malore prima
Che cosa è successo domenica notte sul viadotto di Camaro, tra gli svicoli di Messina Boccetta e Centro? Perché Ada Maria Alessi si è affacciata al guard rail, volando diversi metri sotto, sul marciapiede di San Paolo? Ha avuto un malore, cercava aiuto o ha scavalcato volontariamente?
Sono questi i punti che l’inchiesta della Polizia Stradale di Messina dovrà chiarire per ricostruire la vicenda, un giallo forse per poco, una tragedia ormai irrimediabilmente tinta di nero.
A coordinare l’inchiesta è il sostituto procuratore Roberta La Speme, che punta tutto sull’autopsia per capire intanto come è morta la maestra di Villafranca, e quando. Il medico legale dovrà accertare se è stata uccisa dalle conseguenze del volo dal viadotto, se ha subito danni per l’incidente avvenuto poco prima, se ha accusato un malore e quando.
Gli agenti hanno consegnato al magistrato una prima relazione con gli accertamenti effettuati sul luogo dell’incidente, il viadotto Camaro sulla corsia direzione Messina, dove la Peugeot 307 di Ada Maria era “abbandonata” contro la barriera laterale di protezione. Poco prima sulla stessa barriera c’erano i segni dell’impatto del veicolo in due punti diversi L’auto, danneggiata irrimediabilmente sulla parte frontale, è stata sequestrata e probabilmente passerà ad un tecnico per una perizia più specifica.
Intanto gli investigatori hanno anche raccolto altri elementi, parlando con il marito e gli altri familiari della donna. La tesi del suicidio al momento resta una delle ipotesi al vaglio, ma non l’unica.
