Messina. Piste ciclabili, "si faccia dietrofront anche su quella di viale San Martino"

Messina. Piste ciclabili, “si faccia dietrofront anche su quella di viale San Martino”

Gianluca Santisi

Messina. Piste ciclabili, “si faccia dietrofront anche su quella di viale San Martino”

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lunedì 05 Maggio 2025 - 19:55

I consiglieri della Lega al sindaco: "Restringe troppo la carreggiata da via Santa Cecilia a Villa Dante". E lanciano una proposta alternativa

MESSINA – Piste ciclabili ancora nel mirino dei consiglieri comunali. Dopo gli interventi di Libero Gioveni e Dario Carbone, anche i consiglieri del gruppo Lega – Prima l’Italia, Cosimo Oteri, Amalia Centofanti e Rosaria D’Arrigo, hanno espresso la loro posizione chiedendo un passo indietro dell’Amministrazione sulla pista ciclabile di viale San Martino. In particolare, nel tratto compreso tra via Santa Cecilia e Villa Dante. Lo hanno fatto con un un’interrogazione indirizzata al sindaco Federico Basile e all’assessore alla Mobilità Salvatore Mondello.

“Restringe troppo la carreggiata”

“La pista ciclabile in via del Vespro aveva cancellato gli stalli per i disabili e impediva l’accesso al poliambulatorio dell’Asp – hanno spiegato i consiglieri Oteri, Centofanti e D’Arrigo – quella in viale San Martino, nel tratto tra via Santa Cecilia e Villa Dante, restringe troppo la carreggiata, creando disagi considerevoli alla viabilità e agli esercizi commerciali della zona”.

La proposta

I consiglieri propongono la loro soluzione: “trasformare il marciapiede esistente, che è sufficientemente largo – aggiungono – in un percorso ciclopedonale”.
“Non siamo contrari alle piste ciclabili – concludono i tre esponenti della Lega – ma la realizzazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile deve tenere conto delle specificità del territorio e delle esigenze della popolazione”.

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13 commenti

  1. Le piste ciclabili devono essere realizzate su terreni poco utilizzati, o meglio ancora su terreni “vergini”, non togliendo spazi alla libera circolazione, abbiamo le strade larghe perchè così ha voluto il Piano Borzì per la ricostruzione di una città terremotata e tali devono restrare, abbiamo già dato tanto per il tram ora basta.

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    1. Ma infatti, in caso di pericolo, marciapiede stretto, linea del tram, parapetti…e chi ne ha più ne metta…
      Non ha senso rimpicciolire il marciapiedi, anche per la sicurezza

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  2. Cittadino sconvolto 5 Maggio 2025 20:59

    Propongo che il Prefetto assuma i pieni poteri…..

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  3. Ma come ???
    Qualcuno vorrebbe restringere i marciapiedi ???
    Ma roba da matti, la bellezza del viale è proprio questa.
    E poi a ridosso dei negozi…ma che cosa dicono.

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  4. Letterio De Lorenzo 5 Maggio 2025 21:17

    L’alternativa è ancora una volta una cavolata enorme.

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  5. I cordoli sul viale San Martino non devono assolutamente essere tolti, così facendo si ricomincerà nuovamente con la sosta della macchina sul viale….

    Al cittadino incivile non importa niente della larghezza o meno della strada…..

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  6. I marciapiedi sono per i pedoni, quando cammino a piedi sul marciapiedi non devo stare sempre con la paura di essere travolto dai mezzi a due ruote. Già i marciapiedi sono invasi ovunque dai tavolini e dalle sedie dei locali oltre che dai bidoni della differenziata. Le piste ciclabili vanno fatte in sicurezza non capisco ad esempio come non si sia realizzata una pista ciclabile sulla via don Blasco dal momento che essendo di nuova costruzione sì poteva realizzare adeguatamente. Propongo anche di chiudere al traffico veicolare la cortina del porto e adibirla a corsia preferenziale per i mezzi pubblici e a pista ciclabile

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  7. Marcella Millimaggi 6 Maggio 2025 06:45

    Speriamo prendano bene le misure, non vorrei che i disabili in carrozzina stessero con due ruote sopra e due sotto il marciapiede come certe macchine parcheggiate per “non dare fastidio”

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  8. In realtà questa ciclabile “imposta” quasi su ogni strada, è una cosa strana.
    Perché in ogni strada ? Nel progetto, appare proprio così, in ogni strada.
    Perché non sulla via don Blasco ?
    Perché non in punti diversi, senza impedire il traffico auto, i posteggi, o…novità, i pedoni ?
    E poi…
    Sotto villa Dante, praticamente la corsia preferenziale del bus, è stata usata per la ciclabile ! E il bus messo in mezzo alla strada, letteralmente.
    Lato cimitero centrale, lato “Palmara” hanno fatto sulla strada i marciapiedi, su due lati !
    Ora passa una sola auto, il traffico si intasa, e non ci si può fermare per il cimitero(per chi lo fa).
    Bastava farlo, il marciapiede, solo dal lato fronte cimitero, ma così non si obbligava a posteggiare nel mitico parcheggio di interscambio, a pagamento, giusto ?

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  9. Purtroppo le dissennate scelte sulla viabilità daranno la possibilità a personaggi politici di bassa “lega” di emergere. Era prevedibile

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  10. Certo l’idea della pista ciclabile sulla cortine del porto è balsana, sicuramente chi la propone non vive a Messina, anche se sottodimensionata è l’unica via di scorrimento per attraversare una parte della città, peccato non esista un percorso simile fino alla via Santa Cecilia, per poter aggirare la “Grande Isola” che si sta realizzando. Da qualche parte vorremmo poter attraversare il centro cittadino senza restare imbottigliati nelle corsie uniche create.

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  11. Questa Amministrazione, sulle orme della precedente, stanno distruggendo la città!
    …..e i cittadini devono subire! Vergogna!

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  12. Gentile Lea , evidentemente tale parcheggio è stato fatto affinché i cittadini ne usufriscano e non continuo a parcheggiare un pò ovunque.
    Non ci si ferma più per il cimitero, non si intasa più la strada etc etc .
    Bisogna cambiare in meglio e visto che si è riluttanti ai cambiamenti è giusto che in certe situazioni questi vadano “quasi” imposti .

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