Messina. Protesta al Cas di Fit Cisl e Orsa: "Chiediamo dignità e diritti"

Messina. Protesta al Cas di Fit Cisl e Orsa: “Chiediamo dignità e diritti”

Giuseppe Fontana

Messina. Protesta al Cas di Fit Cisl e Orsa: “Chiediamo dignità e diritti”

lunedì 10 Gennaio 2022 - 13:05

I sindacati attendono un confronto con i vertici del Consorzio per ridiscutere la delibera di assunzioni di soli 55 agenti tecnici esattori. "Da anni i lavoratori attendono la stabilizzazione"

MESSINA – Nonostante la pioggia battente, i lavoratori del Consorzio autostrade siciliane iscritti ai sindacati Fit Cisl e Orsa hanno protestato di fronte la sede di contrada Scoppo. Una protesta nata per la mancata pubblicazione del bando di assunzione di personale agente tecnico esattore e contro l’attuale previsione di sole 55 assunzioni, per di più part-time al 25 per cento.

Santonoceto: “Situazione molto delicata”

“La situazione che stanno vivendo gli ex stagionali è molto delicata – ci spiega Franco Santonoceto, segretario aziendale della Fit Cisl – Da tempo soffrono il problema della stabilizzazione. Con questa protesta chiediamo al Consorzio di essere convocati e di ridiscutere la delibera di indirizzo per l’assunzione di 55 agenti tecnici esattori che di fatto non coprono alcuna esigenza rispetto a ciò che realmente serve. Attendiamo che il Cas ci convochi almeno per discutere e confrontarci su quelli che saranno i numeri che giovano per coprire realmente i servizi. Continueremo a protestare se questo non accadrà”.

Gargano: “Rivendichiamo diritti e dignità”

A fargli eco è il sindacato Orsa, impegnato nel sit-in insieme alla Cisl. “Noi siamo qui per rivendicare i diritti dei lavoratori – dichiara Sara Gargano, rappresentante sindacale per il Cas – dopo tanti anni di precariato e promesse ancora oggi si parla di 55 posti. Le carenze, in realtà, sono molto più vaste. Questi lavoratori hanno sempre risposto presente a quando sono stati chiamati. Negli ultimi anni è stata utilizzata un’agenzia interinale che ha messo fuori una buona parte di questi lavoratori, non permettendo loro di fare neanche i classici 3 mesi. Siamo qui in attesa che il cda ci riceva. Peraltro lo stesso assessore regionale Falcone ci aveva promesso che avrebbe tenuto conto delle aspettative dei lavoratori. Parliamo di persone con una certa età e che combatte anche da 25 o 30 anni, in un momento difficile, aggravato dalla pandemia. Siamo qui per rivendicare il diritto e la dignità al lavoro”.

Garozzo: “Gli impegni vanno mantenuti”

Lo ribadisce anche il segretario Pietro Garozzo: “Il problema è uno. Abbiamo partecipato a diversi tavoli di confronto con cda e assessore. Lì si sono presi determinati impegni e pretendiamo che vengano rispettati. Falcone ha dichiarato alla stampa che avrebbe dato un segnale forte al precariato al Consorzio assumendo 130 persone. Ha detto questo l’assessore e ora deve mantenere gli impegni. Questi 55 posti con il part-time al 25 per cento sono una presa per i fondelli”.

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