Messina, si accelera sul trasferimento del giudice del lavoro all'ex Inps

Messina, si accelera sul trasferimento del giudice del lavoro all’ex Inps

Alessandra Serio

Messina, si accelera sul trasferimento del giudice del lavoro all’ex Inps

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martedì 16 Febbraio 2021 - 10:21

Il Ministero della Giustizia apre il bando per trasferire il giudice del lavoro e di pace di Messina in locali adeguati

C’è una svolta nella vicenda della sistemazione degli uffici di giustizia a Messina. Nei giorni scorsi il Ministero della Giustizia ha pubblicato il bando per la manifestazione d’interesse volto a trasferire gli uffici del giudice di pace e del tribunale del Lavoro da via Malvizzi in altre sedi, verosimilmente quelle messe a disposizione dall’INPS in via Romagnosi e via Capra.

“L’edilizia giudiziaria messinese ha imboccato la strada giusta – commenta il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina Domenico Santoro – dopo anni e anni di confronti e incontri, senza mai risolvere concretamente i problemi che ogni giorno affrontano magistrati, avvocati e tutti gli operatori del settore giudiziario, oltre ai cittadini; l’iniziativa del Consiglio del nostro Ordine è stata subito accolta dalla Conferenza permanente, che ringrazio per la solerzia”

Il trasferimento degli uffici di via Malvizzi, inadeguati e pericolosi, era stata sollecitata dalla Conferenza, dall’Ordine e dalle altre associazioni forensi nei mesi scorsi, quando l’ipotesi dell’ex ospedale militare è stata definitivamente scartata. La disponibilità dell’Inps a mettere a disposizione i locali di via Romagnosi è stata colta subito dal presidente della Corte d’Appello Michele Galluccio, che ha cominciato a lavorare per concretizzare la possibilità.

Gli immobili individuati dall’istituto in via Capra, invece, oltre a rispondere alle esigenze strutturali e funzionali, sono già pronti all’uso, dunque il trasloco presso tali uffici sarebbe molto rapido; nell’altro immobile di via Romagnosi, invece, sono necessari solo alcuni lavori di sistemazione.

La “rivoluzione” sull’edilizia giudiziaria cittadina riguarderebbe anche gli Uffici della Corte d’Appello sezione Lavoro e UNEP (ufficio notifiche), in un’ottica globale di riorganizzazione e risparmio sulla spesa pubblica.

“Adesso non bisogna fermarsi – conclude il Presidente Santoro – e spero vivamente che, nel frattempo, non vi siano ulteriori mirabolanti proposte, di gattopardesca memoria,  volte più a confondere le acque che a risolvere il problema”.

Nei giorni scorsi l‘Aiga Messina era tornata sulla questione, indicando che grazie al Decreto Liquidità si potrebbero adeguare i nuovi locali con poca spesa e in fretta.

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Un commento

  1. Finalmente buone notizie! Bravi tutti

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