Messinesi buddaci: la frase che sporca "Le Vie dei Tesori"

Messinesi buddaci: la frase che sporca “Le Vie dei Tesori”

Francesca Stornante

Messinesi buddaci: la frase che sporca “Le Vie dei Tesori”

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venerdì 20 Settembre 2019 - 12:56

La scritta compare nella locandina ufficiale dell'edizione 2019 de Le Vie dei Tesori. I giovani archeologi di ArcheoMe non ci stanno e lasciano

Messinesi buddaci? Un modo di dire, un dispregiativo che si addice a uno striscione da stadio o a qualche battuta da bar. Di certo non alla locandina ufficiale dell’edizione 2019 de “Le Vie dei Tesori”. Il grande evento che in queste settimane sta regalando tantissime iniziative per conoscere e scoprire le bellezze storiche e architettoniche della città si macchia di una “svista” che ha poco a che fare con l’arte e la cultura.

E ArcheoMe non ci sta. Il gruppo di giovani archeologi che da tempo si spende in città proprio a servizio della bellezza, ha deciso di dire no. ArcheoMe non farà più parte di questa edizione 2019 delle Vie dei Tesori

Buddaci?

La decisione è stata maturata dopo una lunga riflessione del Consiglio Direttivo. E arriva a seguito di quello che è stato ritenuto “un gravissimo episodio che lede la dignità cittadina, oltre che la nostra professionalità”.

Nel particolare, si contesta la frase ingiuriosa e priva di fondamento storico-artistico sulla locandina dell’evento alla voce “16 – Palazzo Zanca”. Che, tra le altre cose, è esattamente l’area in cui hanno operato i giovani dell’associazione.

Visitatori offesi

Sono stati alcuni visitatori messinesi, offesi da quella definizione, a segnalare la frase contestata.“Sulla facciata, i buddaci, i pesci col cui nome sono chiamati i messinesi”. Ecco cosa si legge nella locandina.

«Questa leggerezza, che interpretiamo così per evitare di delineare scenari peggiori, è in antitesi con lo spirito della stessa organizzazione de “Le Vie dei Tesori”». Per loro questa grande iniziativa dovrebbe innanzitutto aggregare e dividere. Il loro punto di forza è la veridicità storica dei contenuti e il rispetto della comunità. Di fronte a questa frase inserita nella locandina ufficiale di un evento di così alto profilo non possono rimanere in silenzio.

«Avremmo potuto obiettare per i diversi errori scientifici che si ritrovano sulla brochure (ndr. il “periodo greco”, mai riscontrato nello scavo di Palazzo Zanca) ma, nel rispetto della manifestazione e dell’economia che ne consegue, abbiamo soprasseduto. In questo caso, lavorando con la nostra immagine, quindi con la nostra professionalità e scientificità in gioco, non possiamo sottovalutare l’importanza negativa di questo episodio che, oltre a offendere, ha già creato e creerà disinformazione».

Spiegano di aver raccolto tante lamentele nei tre giorni di gestione dell’area. «Se già risulta sconvolgente notare come il “delfino” di Zancle, particolare di Palazzo Zanca, sia diventato un “buddace”, ancor più sconvolgente è  notare che “i messinesi sono chiamati buddaci”.

Le scuse mancate

L’Associazione ArcheoMe ha più volte richiesto, sia telefonicamente che tramite PEC ufficiale trasmessa anche al gabinetto del Sindaco Metropolitano di Messina, che venissero adottate le  dovute contromisure, correggendo questa frase dove possibile e pubblicando un post di scuse sulla pagina ufficiale.Nonostante la promessa di “scuse pubbliche”, ad oggi non è ancora pervenuta alcuna smentita o rettifica. 

«Nonostante la nostra indiscussa professionalità, che ha accompagnato centinaia di turisti messinesi, siciliani e stranieri alla riscoperta dell’antica gloria di Messina negli ultimi tre anni di servizio presso  “Le Vie dei Tesori”, e nonostante i tantissimi feedback positivi che certamente hanno incentivato la buona riuscita dell’evento, ArcheoMe è costretta, suo malgrado, a dover interrompere i rapporti con “Le Vie dei Tesori”». 

Francesca Stornante

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