Dopo l'anticipo di primavera di queste ore stanno per irrompere i freddi venti da Nord, temperature in drastico calo e nevicate fino a bassa quota
Dopo i record di caldo mensili raggiunti ieri in diverse località della Sardegna e del Piemonte, dove si sono superati i +26°C +27°C, oggi tocca a noi godere di questo clima molto tiepido, quasi da anticipo di primavera, con valori di oltre +18°C +19°C. Ma fate attenzione. Questa “scaldata”, indotta dalla risalita sul Mediterraneo centro-occidentale di aria molto mite, di tipo sub-tropicale marittima, precederà la rapida discesa di un vasto fronte freddo, seguito da aria piuttosto fredda e pesante che scivola dalle latitudini polari.
Già dal tardo pomeriggio il suddetto fronte, parzialmente indebolito dal passaggio sopra le Alpi, raggiungerà la Calabria e il nord della Sicilia, causando un conseguente rapido aumento della copertura nuvolosa da nord. Nel corso della serata la copertura nuvolosa si farà più compatta, tanto da originare pure qualche precipitazione sparsa. A suo seguito irromperanno intensi venti da O-NO e NO che eccederanno la soglia d’attenzione, con raffiche che potranno facilmente superare i 60-70 km/h lungo le coste tirreniche, e picchi di oltre 80 km/h sulle Eolie, con un conseguente rapido aumento del moto ondoso sul Tirreno.
Ma il grosso dell’aria fredda farà il suo ingresso in Sicilia e sulla Calabria nella giornata di domani, mercoledì 5 febbraio, con intensi e turbolenti venti di maestrale e tramontana che determineranno un improvviso e brusco calo delle temperature, anche dell’ordine di -7°C -9°C rispetto i valori di queste ore. Il freddo, già di suo significativo, verrà esacerbato dal vento (il cosiddetto “Wind Chill”). Il “Wind Chill” rappresenta la sensazione di freddo che prova il corpo umano sottoposto all’effetto combinato di basse temperature e vento molto forte.
L’organismo infatti, sotto l’effetto raffreddante del vento, percepisce temperature più basse di quelle reali. L’indice “Wind Chill”, per una determinata velocità del vento e una determinata temperatura, è quel numero che vuole rappresentare la temperatura percepita (o apparente) come se si fosse in assenza di vento. Fra domani e giovedì 6 con il soffio dei venti di maestrale e tramontana e temperature reali a cavallo dei +10°C a livello del mare il nostro organismo potrebbe percepire valori prossimi o di poco sotto gli 0°C. Specie se consideriamo di uscire da un lungo periodo mite e soleggiato.
Ma oltre al gran freddo, acuito dalla ventilazione settentrionale, il notevole abbassamento delle temperature (e della quota dello “zero termico”) riporterà pure un po’ di neve fresca, fino a quote particolarmente basse, specie fra Nebrodi, versante settentrionale dell’Etna e Peloritani, con imbiancate in molti centri montani e collinari, fin dai 700-800 metri. Anche se i fiocchi di neve potranno spingersi fin dai 500 metri, specie sui Nebrodi.
I fenomeni domani non saranno diffusi e riguarderanno soprattutto l’area nebroidea, le coste tirreniche e l’area dello Stretto di Messina, dove non mancheranno neppure delle brevi e localizzate “gragnolate” (da non confondere con i fiocchi di neve), in rapido spostamento verso le coste calabresi e lo Ionio. Visto il notevole abbassamento dello “zero termico” sulle località montane il termometro scivolerà sotto lo zero. Ciò favorirà la formazione di insidiose formazioni di ghiaccio, specie nelle aree di recente innevamento. Da giovedì 6 febbraio, con il ritorno dell’alta pressione, il tempo tornerà a stabilizzarsi, con il ritorno del bel tempo, in un contesto ancora freddo e ventoso, con la tramontana ancora protagonista.
