Meteo Messina: severo maltempo da venerdì, rischio forti temporali

Meteo Messina: severo maltempo da venerdì, rischio forti temporali

Daniele Ingemi

Meteo Messina: severo maltempo da venerdì, rischio forti temporali

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mercoledì 23 Ottobre 2019 - 11:08

I prodotti modellistici, basati su calcoli e simulazioni numeriche, cominciano a chiudere il cerchio sul peggioramento in arrivo nella giornata di venerdì. Dopo una lunghissima fase secca e anticiclonica le piogge, a partire da venerdì, torneranno a cadere anche copiose su buona parte della regione. Purtroppo quella in arrivo sarà una perturbazione particolarmente energetica, e alimentata lungo il suo ramo ascendente da un lungo “canale di aria umida e calda” che dall’entroterra libico, passando per il Canale di Sicilia e lo Ionio, andrà a supportare l’attività temporalesca, favorendo lo sviluppo dei pericolosi “temporali autorigeneranti”.

Specie quando queste perturbazioni, rinvigorite dal notevole calore latente fornito dalle calde (in superficie) acque del Mediterraneo, si accaniscono sulle stesse aree, già precedentemente vulnerate. La presenza ad est, fra Balcani e mar Nero, di un imponente anticiclone di blocco (alimentato da aria caldissima in quota che sale dai tropici e non viene ancora smaltita), costringe il flusso perturbato che entra dall’Atlantico a scivolare verso le coste nord-africane, per poi risalire in modo brusco verso le nostre regioni meridionali e la Sicilia, tramite una serie di fronti perturbati e linee temporalesche che a contatto con le calde acque superficiali del Canale di Sicilia e dello Ionio tendono a rinvigorirsi (il calore ceduto dal mare rafforza le correnti ascensionali producendo cumulonembi), trasformandosi in imponenti sistemi temporaleschi a mesoscala (vari temporali aggregati in un unico corpo nuvoloso) forieri di piogge e rovesci.

Ecco la perturbazione che venerdì raggiungerà la Sicilia, apportando forte maltempo

Fino a domani, giovedì 24 ottobre, il tempo continuerà a mantenersi stabile, caldo e soleggiato sull’intero territorio del messinese, almeno fino al pomeriggio e alla serata successiva, quando è atteso un progressivo aumento della copertura nuvolosa, a partire dal settore tirrenico, per la comparsa delle prime “avvisaglie” del peggioramento, accompagnato da un rinforzo della ventilazione meridionale. Dalla giornata di venerdì 25 ottobre si avvicinerà alla Sicilia un intenso sistema frontale, preceduto da un flusso di umide correnti sciroccali nei bassi strati, cariche di vapore acqueo. Il sistema frontale si assocerà ad una circolazione depressionaria che si dovrebbe collocare sull’alto Canale di Sicilia.

Mentre sulla Sicilia occidentale e meridionale le prime piogge e i primi forti temporali dovrebbero giungere in mattinata, sul messinese il grosso del maltempo si dovrebbe vedere fra il pomeriggio e la tarda serata di venerdì (per il modello inglese posticipo a sabato mattina), con il passaggio di una “linea di convergenza frontale” fra venti di scirocco e maestrale, che favorirà, a sua volta, la risalita di temporali e di rovesci molto intensi. In questo caso i venti di maestrale, essendo più freschi e densi, si inseriranno al di sotto dei più caldi e umidi venti di scirocco che spireranno sullo Ionio, costringendo quest’ultimi a sollevarsi bruscamente verso l’alto, originando così forti correnti ascensionali (moti convettivi) che favoriranno lo sviluppo di una “cintura di cumulonembi” (nubi alte più di 12-13 km), forieri di piogge e temporali.

La simulazione del passaggio dell’intenso sistema frontale sulla Sicilia

I fenomeni più intensi dovrebbero interessare i comuni della costa ionica messinese e i quartieri della zona sud della città, fra Giampilieri e Tremestieri, dove transiteranno nuclei precipitativi che presenteranno al proprio interno nubifragi in grado scaricare abbondantissimi accumuli pluviometrici nelle aree pedemontane del versante orientale dei Peloritani. In poche ore potrebbe precipitare tantissima acqua che nelle aree maggiormente urbanizzate potrebbe originare allagamenti istantanei. Riguardo la previsione sulle possibili aree coinvolte dallo sviluppo dei temporali più intensi, in seno a questo fronte parecchio lungo, bisogna dire che le simulazioni dei modelli ancora oggi non possono essere in grado di prevedere il punto esatto, nel mare, dove nasceranno questi sistemi temporaleschi.

Questo perché i modelli, ancora oggi, nonostante le affidabilissime prestazioni nei calcoli sono ancora sensibili alle variazioni di flusso. Il risultato è la diversa collocazione delle precipitazioni abbondanti, che spesso si concentrano su porzioni di territorio molto ristretto, e alle volte possono coinvolgere altre aree, con variazioni dell’ordine dei 40-60 km. Proprio per questo oggi, in tempo di estremizzazione dei fenomeni atmosferici, è importantissimo dotarsi di una sala meteo e di un servizio meteorologico,

Davvero elevatissimi i parametri termo-dinamici sulla Sicilia e sul messinese attesi fra venerdì e sabato. Profilo di un’atmosfera molto instabile e carica di vapore acqueo

Solo così si può seguire minuziosamente l’evoluzione meteorologica attraverso il now/casting, con l’osservazione in tempo reale dei satelliti meteorologici e dalle immagini dei radar (dove si monitora il passaggio dei sistemi temporaleschi, dei nuclei di pioggia). Queste attività possono permettere di individuare, con alcune ore di anticipo, i punti dove si potranno creare le maggiori criticità in caso di eventi meteorologici particolarmente avversi.

Un commento

  1. Mi fa piacere leggere questo punto:
    “Questo perché i modelli, ancora oggi, nonostante le affidabilissime prestazioni nei calcoli sono ancora sensibili alle variazioni di flusso.”
    Però, pretendete che modelli matematici NON provati ne’ confermati, ci dicano come sarà il clima tra 100 anni e, per questo alquanto dubbio motivo politico (e non scientifico), stiamo distruggendo il nostro tessuto industriale, energetico ed economico… meditate e leggete un po’ di Laplace che vi farà bene.

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