Raggiunto l'apice dell'ondata di gelo, nevone sulla ionica

Raggiunto l’apice dell’ondata di gelo, nevone sulla ionica

Daniele Ingemi

Raggiunto l’apice dell’ondata di gelo, nevone sulla ionica

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sabato 07 Gennaio 2017 - 11:07

L'ondata di gelo sta per raggiungere il proprio apice sul messinese, assume sempre più connotati storici la nevicata che sta coprendo di neve la fascia ionica e il taorminese

Quello di oggi è stato un risveglio gelido per molti messinese che forse (non credendo alle previsioni) non si aspettavano di dover fare i conti con una ondata di gelo così forte, proveniente niente meno che dalle lontanissime steppe della Repubblica dei Komi, nell’estremo nord della Russia europea. I problemi maggiori si sono avuti nelle contrade collinari della città, dove già a soli 200 metri sopra il livello del mare le temperature sono scese sotto i +0°C, permettendo la formazione di pericolose lastre di ghiaccio sulle strade, specialmente nelle aree innevate di fresco. La neve, come previsto, ha imbiancato la zona sud della città, ed in modo particolare le spiagge dell’intero litorale ionico, da Scaletta fino a Giardini (continuando fino all’acese sul catanese). Ed il manto nevoso sul litorale terrà per oltre 24 ore a differenza dello scorso 31 dicembre 2014, quando fuse poche ore dopo. Ossia tutti quei luoghi ubicati sottovento al vento di tramontana (quindi non esposte al calore latente sprigionato dal mare), dove il raffreddamento indotto dalla stessa ventilazione ha favorito accumuli di neve fino alle spiagge durante il passaggio dei rovesci intensi. Questo perché sulle zone più meridionali della città e lungo la costa ionica la tramontana, provenendo da terra (scendendo dai Peloritani già innevati l’aria si raffredderà ulteriormente per “Albedo”), cause sempre quel giusto raffreddamento della colonna d’aria, in grado di garantire l’ambiente adatto per fioccate e rovesci di neve molto veloci durante la mattinata. Ciò spiega perché le spiagge da Nizza fino al taorminese hanno fatto il pieno di neve, con accumuli stimati anche sopra i 4-5 cm nella costa dei Capi, fra Sant’Alessio e la baia di Taormina. A Taormina centro fin da ieri sera la nevicata ha assunto carattere di autentica bufera, con neve purissima “farinosa” resa orizzontale dalle raffiche di tramontana. Al contrario, invece, le aree tirreniche e la zona nord della città sono state sfavorite dagli accumuli, non solo per via della sostenuta ventilazione da N-NO (oltre all’azione del calore latente sprigionato dal mare ancora tiepido con +16°C). Ma nelle prossime ore, anche grazie al progressivo indebolimento della ventilazione, qualche rovescio di neve o fioccata in arrivo dal Tirreno dovrebbe riuscire a sfondare anche sulle coste tirreniche e sui quartieri della zona nord della città. Almeno fino alla prossima notte, quando il freddo continuerà a rimanere molto intenso a tutte le quote, con valori di +0°C a soli 300 metri nella libera atmosfera. Grazie al gelo i colli messinesi si presenteranno interamente ricoperti da un tipo di neve ghiacciata, che renderà impossibile le escursioni, specie se si è sprovvisti di catene o gomme da neve, causa il ghiaccio che si formerà sulla strada. A Dinnamare la temperatura continuerà a restare sottozero almeno fino a martedì. Se i Peloritani si presentano ben ammantati, i Nebrodi invece stanno sperimentando accumuli di neve davvero notevoli, tanto che entro domani nei villaggi montani, come Floresta, si potrebbe raggiungere il metro di altezza. Con venti da Nord e N-NO, gli effetti del “Tirreno sea effect snow” si avvertiranno maggiormente fra l’intera fascia nebroidea e i Peloritani.

Daniele Ingemi

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