Ambiente. Il consigliere provinciale Branca torna a chiedere la collocazione di centraline mobili

Ambiente. Il consigliere provinciale Branca torna a chiedere la collocazione di centraline mobili

Ambiente. Il consigliere provinciale Branca torna a chiedere la collocazione di centraline mobili

mercoledì 27 Maggio 2009 - 11:23

Il consigliere provinciale, Massimiliano Branca, tornando sull’argomento tutela dell’ambiente, presenta un’interrogazione al Presidente della Provincia e all’Assessore di competenza invitandoli ad attivarsi al più presto collocando nel centro cittadino di Milazzo e nella zona della Valle del Mela delle centraline mobili, in dotazione della Provincia, al fine di conoscere il livello d’inquinamento causato dalle polveri sottili ed, in caso di risultati preoccupanti, intervenire, principalmente, sulla mobilità urbana, dal momento che oggi in gran parte delle nostre città il trasporto stradale contribuisce al 70% delle emissioni di PM10, rappresentando la fonte principale di inquinamento atmosferico.

L’inquinamento della nostra realtà continua ad impensierire i cittadini, che vedono la loro salute minacciata da diversi agenti, della cui effettiva concentrazione di presenza non si hanno dati certi;

tra le varie cause inquinanti vi sono anche le polveri sottili, meglio note come PM10, sulla cui concentrazione necessita effettuare un controllo – afferma Branca – per l’elevata pericolosità di tali polveri inorganiche, le cui conseguenze sulla salute dei cittadini sono gravissime: aumento dell’asma nei bambini, incremento delle malattie respiratorie, tumori.

Il consigliere, ricorda, inoltre, che la legge fissa i limiti per le polveri sottili (D. M 2/4/2002 n. 69) a 50 microgrammi per metro cubo (valore medio giornaliero), e stabilisce il tempo massimo in cui tale limite possa malauguratamente essere superato in 35 giorni (che diventano 50, perché il legislatore ha dato 15 giorni di tolleranza, per permettere un adeguamento non brusco a questi standard); il nostro Ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, per poter garantire un adeguamento del nostro Paese alle norme UE sulle polveri sottili, ha dovuto chiedere una deroga al 2011, il ben sapendo che per riuscire a rispettare quella scadenza, necessiterà una collaborazione capillare, con l’intervento attivo anche da parte degli enti locali.

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