Il sindaco Pino: «Sono soddisfatto di questa pronuncia che ha visto affermare la sovrana volontà degli elettori»

Il Tar di Catania con le sentenze numeri 64, 65 e 66/2010 ha respinto i ricorsi proposti da Nunzio Giuliano, Francesco Salamone, Domenico Castelli e Salvatore Salmeri per l’annullamento delle amministrative del maggio/giugno 2010 che hanno portato all’elezione di Carmelo Pino a sindaco di Milazzo.

Il Tribunale amministrativo (presidente Filippo Giamportone, componente Francesco Brugaletta, relatore Vincenzo Neri) ha ritenuto inammissibili i ricorsi proposti, accogliendo le tesi del Collegio difensivo costituito dal prof. Michele Alì, dal prof. Fulvio Cintioli e dall’avvocato Giuseppe Gitto, condannando i ricorrenti, rappresentati dagli avvocati Mariangela Ferrara, Iole Cottone e Roberto Materia, al pagamento delle spese di giudizio quantificate in € 3000 cadauno.

Nel dispositivo depositato in data odierna – la sentenza e le relative motivazioni saranno pubblicate nei prossimi giorni – si rileva la carenza di interesse dei ricorrenti all’annullamento delle operazioni elettorali. Per tali motivi i giudici amministrativi hanno dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi stessi.

La segreteria del tribunale amministrativo nella stessa giornata odierna ha proceduto, ai sensi dell’art. 130 comma 8 del nuovo processo amministrativo, a trasmettere copia del dispositivo della sentenza al Comune di Milazzo.

Il sindaco Carmelo Pino in ordine alla conclusione della vicenda ha rilasciato la seguente di-chiarazione: “Sono soddisfatto di questa pronuncia che ha visto affermare la sovrana volontà degli elettori che con il loro voto di maggio e giugno mi hanno espresso fiducia, affidandomi l’onore e l’onere di amministrare la città di Milazzo. Mi auguro che questa pronuncia del Tar chiuda definitivamente il capitolo elezioni e tutti insieme si possa, in un momento così difficile come quello attuale, collaborare nell’interesse unico e prioritario dei cittadini e della città”.

Il sindaco ha quindi auspicato che “il clima di polemiche che ha caratterizzato gli ultimi mesi abbia finalmente termine e si possa proseguire il percorso in condizioni di serenità e di collaborazione nel rispetto delle regole democratiche che tengano conto dei ruoli della maggioranza e della minoranza”.