Emissioni inquinanti provenienti dall’Edipower

Emissioni inquinanti provenienti dall’Edipower

Emissioni inquinanti provenienti dall’Edipower

giovedì 06 Agosto 2009 - 11:32

Presa di posizione dell’Mpa di Milazzo

L’Mpa di Milazzo, attraverso gli assessori Marco Rondone (Ambiente) e Salvatore Milioti (Viabilità), e i consiglieri comunali Giuseppe Di Natale e Santino Catalano, prende posizione a tutela dei cittadini contro “la grave situazione ambientale che si sta registrando soprattutto in questi ultimi giorni a causa di un notevole aumento di emissioni nell’atmosfera da parte della Centrale Edipower”.

“Da alcuni giorni a Milazzo e nell’hinterland – affermano gli esponenti dell’Mpa – registriamo una situazione di grande difficoltà per la presenza di emissioni continue che si notano uscire dai gruppi da 160 Mw della Centrale. Tali emissioni ammorbano l’aria creando una evidente cappa giallastra e provocando le legittime preoccupazioni proteste della cittadinanza. Una situazione che abbiamo documentato con numerose fotografie scattate nell’ultima settimana e soprattutto nelle ore serali la situazione è ancora più critica anche a vista d’occhio. Purtroppo dobbiamo constatare come nulla sia cambiato nonostante le battaglie dei mesi mesi scorsi, le aspettative verso le tematiche ambientali (ci riferiamo all’Aia) e soprattutto nonostante gli impegni dell’azienda. Tutto è rimasto come prima anzi peggio considerato che in questo mese di agosto quando le richieste energetiche evidentemente sono maggiori la produzione finisce verosimilmente col raddoppiare. A questo punto è legittimo capire – se lo chiedono soprattutto i nostri cittadini – se i gruppi minori e cioè l’1 ed il 2 della Centrale abbiamo ricevuto l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia); quale sarà il futuro dei gruppi 3 e 4 che necessitano di ambientalizzazione, così come previsto sempre da quell’Aia le cui prescrizioni sono considerate eccessivamente restrittive da parte di Edipower. Anche qui nessuna certezza”.

“Al momento- si continua a leggere nel documento- l’unico dato certo sono le emissioni che provengono dai camini. E si badi bene emissioni come dato visibile visto che non esiste un riscontro scientifico in quanto – purtroppo per noi – il monitoraggio è limitato all’anidride solforosa e agli ossidi di azoto, mentre nulla si sa per le pericolosissime (così come denunciato dall’Oms nell’ultimo rapporto epidemiologico) polveri sottili (PM10 e PM 2,5)”.

“Una situazione questa del monitoraggio – prosegue l’Mpa – che vede ancora una volta l’Edipower nel ruolo di controllore e controllato, mancando un gestore unico della rete di monitoraggio”.

Rondone, Milioti, Di Natale e Catalano chiedono pertanto alle competenti autorità un immediato controllo della situazione ambientale relativa agli ultimi giorni e soprattutto la pubblicizzazione alla popolazione dei dati”.

Al ministero dell’Ambiente viene invece chiesta l’adozione di quei provvedimenti indifferibili, atti a garantire la regolare attività della Centrale, conformi alle prescrizioni della Commissione IPPC.

La Comunità europea è abbastanza vigile e soprattutto rigida – come confermano le continue infrazioni contestate alla Regione Sicilia ed in particolare alla valle del Mela – nel pretendere il rispetto delle leggi. Dunque se occorre seguire le prescrizioni imposte dal ministero dell’Ambiente e si deve operare la riconversione degli impianti, l’unica strada da seguire è il metano. E si badi bene col metano non solo avremmo la conferma di tutti i posti di lavoro attuali, ma addirittura un incremento vista la necessità dei lavori di adeguamento. Un preciso atto di indirizzo a firma dei sottoscritti sarà sottoposto al vaglio del consiglio comunale di Milazzo alla ripresa dei lavori dopo la paura estiva”.

“Questo territorio – conclude l’Mpa – già ha pagato un prezzo altissimo per scelte errate e ancora oggi le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. La salute dei cittadini non ha prezzo, né competitività industriale o economica. La salute dei cittadini viene prima di tutto”.

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