Milazzo. Approvato il Registro delle Unioni Civili

Milazzo. Approvato il Registro delle Unioni Civili

Sframeli Serafina Serena

Milazzo. Approvato il Registro delle Unioni Civili

mercoledì 06 Ottobre 2010 - 19:10

L’assessore D’Amore accoglie le richieste per questo importante registro

Con l’approvazione della delibera di Giunta Municipale n. 213 del 1 ottobre 2010, il Comune di Milazzo entra a far parte dei comuni italiani che hanno deciso di dotarsi del registro delle unioni civili.

L’assessore alla Famiglia e diritti di cittadinanza, Massimo D’Amore, ha così inteso accogliere le richieste pressanti che da più parti arrivavano circa l’istituzione di questo registro dall’importante valore politico-sociale.

“L’amministrazione Pino- ha dichiarato l’assessore- non intende rimanere sorda alle istanze pervenute da associazioni e movimenti politici cittadini.”.

Con l’istituzione del Registro delle Unioni Civili le persone legate da vincoli non legali (matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela) ma solamente da vincoli affettivi o per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale, potranno chiedere l’iscrizione così come accade già in molti altri comuni italiani.

“Un atto politico contro le discriminazioni e l’omofobia- aggiunge l’assessore- che non vuole proporre nulla di diverso da quello che la realtà delle cose già oggi fotografa; la materia è complessa e svolge i suoi più importanti temi a livello legislativo, ben oltre la sfera di competenza degli enti locali, tuttavia, tra il silenzio e la promozione di un diritto di cittadinanza la scelta è obbligata”

In molte parti d’Italia questo regolamento, che non da alcun particolare diritto ai richiedenti, segna uno spartiacque tra le vecchie politiche sganciate della realtà quotidiana e il riconoscimento di stati di fatto che si configurano come diritti costituzionali meritevoli di tutela.

Il fenomeno delle -unioni civili- o -unioni di fatto- trova un sicuro fondamento costituzionale negli articoli 1, 3 e 29 della Costituzione, in quanto l’unione civile non si pone in contrasto con la famiglia così come riconosciuta e garantita dalla Costituzione all’articolo 29, posto che -la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio- e pertanto, nel riconoscere e sottolineare il valore e l’importanza della famiglia, non esclude all’evidenza il sorgere o l’esistenza di atti e formazioni sociali (previste e tutelate dall’articolo 3 della Costituzione) le cui finalità siano ritenute meritevoli di tutela e non contrastanti con i principi costituzionali.

La proposta è stata co-firmata dall’assessore alle pari opportunità Stefania Scolaro.

Toccherà adesso al consiglio comunale dare il via definitivo all’attuazione del registro con l’approvazione dello schema di regolamento che verrà sottoposto nei prossimi giorni.

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