Il sindaco ha incontrato i vertici della Raffineria Mediterranea in vista di possibili protocolli d'intesa che riguardano l'occupazione e le iniziative sul territorio.
Formica ha incontrato i vertici della Raffineria Mediterranea di Milazzo, l’ing. Pietro Maugeri e il dottor Luca Franceschini; già in campagna elettorale e nel programma il neo sindaco chiedeva la necessità di stabilire “regole chiare per garantire pari diritti a tutti i cittadini in un periodo non facile per l’occupazione” e un rapporto di trasparenza.
Dall’incontro è venuto fuori la possibilità di istituire un protocollo tra il Comune e la Raffineria sul sistema di selezione dei lavoratori, per privilegiare i cittadini delle aree circostanti la raffineria.
“Questo protocollo– afferma Formica- è una cosa che dobbiamo assolutamente adottare affinché si sancisca definitivamente l’impegno nel coniugare lavoro e territorio, in un momento in cui è necessario guardare all’occupazione come il prioritario dei problemi, senza per questo pregiudicare l’universale diritto alla salute di tutti, cittadini e lavoratori. Anzi proprio attraverso questi strumenti si contribuisce a far si che la compatibilità sul territorio di aziende come la RAM sia garantita proprio dalla trasparenza che esse dimostrano svolgendo la propria attività nel rispetto delle comunità nelle quali si calano”.
Si è anche discusso del problema della responsabilità etica dell'impresa e del modo in cui l'impresa intende contribuire alla ricchezza del territorio che la ospita: punti cardine degli interventi e iniziative da finanziare per una collaborazione nell’interesse della comunità.
Sulla questione è subito intervenuto il Meetup Milazzo Verde a 5 stelle, capitanato da Giuseppe Marano: “e mentre Milazzo continua con cadenza regolare, soprattutto nella piana e in pieno centro, ad essere investita da fortissimi odori nauseabondi di gas, sostanze altamente tossiche e cancerogene a tutte le ore del giorno in base alla direzione dei venti, il nuovo sindaco segue la strada del vecchio e come massima autorità sanitaria non solo non interviene su questi fatti di Illecito ambientale che minano la salute dei cittadini ma si dice pronto a stipulare con chi inquina il nostro territorio un Protocollo d'intesa, parlando solo di lavoro e di ricchezza”.
Marano continua a insistere sulla strada delle bonifiche, di revisione delle AIA e piani di emergenza esterni, e con il proprio gruppo continua a chiedere l’intervento della magistratura.
