Un derby che mancava in quello stadio che oggi è dedicato a Marco Salmeri. L'osservato speciale è il milazzese Alosi, oggi nell'Igea da protagonista.
Doveva essere uno spettacolo per i tifosi, peccato però per la decisione a tratti incomprensibile del Prefetto di impedire ai tifosi barcellonesi l’accesso agli spalti. Milazzo – Igea è un derby storico del messinese che non parte con il migliore auspicio visto le polemiche per il Daspo.
Una diffida che si ripeterà anche nella gara di ritorno al D’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto. Veniamo alla gara, tanta attesa per questa sfida di Coppa Italia tra le due squadre di promozione. L’osservato speciale è lui, Ciccio Alosi, milazzese, già capitano del Milazzo l’anno scorso e protagonista dell’Igea negli anni passati, oggi veste la maglia numero 4 della formazione igeana, vero trascinatore tra i due campi.
Il pathos del gioco è basso, a causa del forte del caldo e del climax da preparazione piena. Non giocate brillanti a parte le discese di Mondello per l’Igea e di Bartuccio per il Milazzo, insieme a Laquidara in grande rispolvero.
Nello stadio “dimezzato” la voce che tuona è quella di Mister Caragliano che già nel pre-partita aveva ammesso “all’Igea toglierei solo Alosi per averlo con me.” Lo abbiamo sentito a fine gara il mister milazzese, ex ultras del Milazzo come lui stesso ci racconta. La squadra ottiene un ottimo 1 a 1, nel primo tempo domina l’Igea che ottiene un penalty ben finalizzato da Mondello. Nel secondo tempo il Milazzo pareggia con il gol di Felice Bartuccio che da lì a poco lascerà il campo, sostituito perché la squadra rossoblu resterà in 10 per doppia ammonizione.