Si tratta dell'ultimo atto del consiglio comunale di Milazzo, prima del voto del 4 del 5 ottobre per le elezioni amministrative.
Il consiglio comunale di Milazzo si è riunito per l’ultima volta, così da poter approvare il piano economico-finanziario dei costi gestione rifiuti per l’anno 2020 e le tariffe, ai fini della tassa rifiuti (Tari) del 2020.
Si è trattato di un atto necessario, poiché si è dovuta rispettare la scedenza del 30 settembre. La proposta di delibera è stata approvata con 9 voti favorevoli su 16 presenti. 7 gli astenuti.
La discarica di Alcamo e il costo del servizio
In una nota del comune viene sottolineato come il servizio di gestione rifiuti debba servirsi della discarica di Alcamo, con una spesa di “quasi dieci milioni di euro”.
Nel corso della seduta il consiglio ha evidenziato che «l’adozione della delibera di approvazione delle tariffe, ai fini della tassa sui rifiuti, è atto dovuto». I consiglieri hanno quindi sottolineato che «sarebbe dovuta arrivare in anticipo e non proprio alla fine del mandato, per consentire al civico consesso di poter eventualmente apportare modifiche con emendamenti, fermo restando il costo complessivo del servizio. Si sarebbe cioè potuto operare delle ripartizioni con interventi particolari in modo più equo, a salvaguardia dei contribuenti meno abbienti».
Avevamo già trattato della questione del servizio di raccolta rifiuti, che quest’estate aveva generato un ampio dibattito proprio a causa del conferimento presso la discarica di Alcamo. Una decisione scaturita dal potenziamento della discarica di Lentini, presso la quale si rivolgeva precedentemente il comune di Milazzo.
