Militari davanti alla scuola elementare. Alessandro Russo: "Perchè non i vigili?"

Militari davanti alla scuola elementare. Alessandro Russo: “Perchè non i vigili?”

Rosaria Brancato

Militari davanti alla scuola elementare. Alessandro Russo: “Perchè non i vigili?”

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giovedì 22 Ottobre 2020 - 07:29

E' inquietante la presenza dei militari davanti alla scuola elementare Donato. Dopo la protesta dei genitori il consigliere comunale Alessandro Russo presenta un'interrogazione

Mamma, sistemiamo bene le mascherine, altrimenti ci sparano”. Le reazioni dei bambini della scuola elementare Pietro Donato a Paradiso, alla vista dei militari davanti all’edificio, sono immaginabili e rendono anche l’idea del clima di terrore che rischia di diffondersi. E’ un caso la presenza dei soldati, nell’ambito dei controlli previsti dai DPCM davanti alle scuole.

I militari davanti alla scuola

Soprattutto perché stiamo parlando di scuole elementari, di bambini che hanno vissuto il lockdown, hanno atteso la ripresa delle lezioni con gioia e adesso si ritrovano ad un ritorno in classe con l’incubo tamponi, quarantene. Trovarsi i militari davanti alla scuola avrà conseguenze immaginabili sulla loro crescita. A maggior ragione se sono armati. Ovviamente il fatto ha scatenato oltre che le reazioni delle mamme, del garante per l’infanzia Costantino, del consigliere di circoscrizione Laimo, anche quelle di altri esponenti politici. Il consigliere comunale Alessandro Russo ha quindi scritto un’interrogazione urgente.

La nota di Alessandro Russo

Al consigliere infatti sono giunte segnalazioni da parte di genitori di bambini che frequentano la scuola elementare “Pietro Donato” di rione Paradiso, in merito a quanto accaduto ieri mattina. I militari erano lì per far rispettare le norme anti contagio (distanziamento, mascherine, mancato assembramento) alle famiglie e ai bambini che erano in fase di entrata per la giornata scolastica.

Perchè non mandare i vigili?

Pur essendo opportuno per far osservare le norme anti contagio  l’impiego delle forze dell’ordine in mancanza di un numero adeguato di forze della Polizia locale- commenta Alessandro Russo– ritengo sia fondamentale disporre delle forze dell’ordine più adeguate anche ai contesti in cui esse devono essere dislocate. Penso sia importante scoraggiare l’invio di militari armati proprio dinanzi alle scuole più sensibili, quali quelle primarie”. Russo si chiede perché ad esempio non siano stati inviati i vigili urbani e invita l’Amministrazione a intervenire presso la Prefettura per chiedere che, in futuro si eviti che forze militari siano dislocate dinanzi alle scuole cittadine, preferendovi le Forze dell’Ordine.

“Mamma siamo in guerra?”

La domanda che tutti si pongono è infatti questa: era davvero necessario mandare davanti alla scuola elementare i soldati? Già la ripresa delle lezioni si è svolta in un clima di paura nonostante i genitori stiano facendo di tutto per rassicurarli e far loro vivere serenamente queste giornate. Ma addirittura far trovare i militari davanti alla scuola rischia di terrorizzarli. Gli si sta togliendo lo sport, le feste, i momenti di socializzazione, davvero diventa poi spontaneo chiedere ai genitori: “Mamma siamo in guerra?”.

Una paura da evitare

“Mio figlio ha paura di starnutire, di tossire- racconta una mamma- Mi chiede se dovrà fare il tampone nel caso in cui gli dovesse venire la febbre. Sono bambini a cui già dobbiamo spiegare cosa stiamo vivendo. Impaurirli anche all’ingresso di scuola non ci sembra necessario».

Il Garante: a tutto c’è un limite

Sulla vicenda è immediatamente intervenuto Angelo Fabio Costantino, Garante per l’Infanzia del Comune di Messina. Contattato proprio da alcune mamme, Costantino si è messo in moto dicendo a chiare lettere: «A tutto c’è un limite, i militari armati dentro le scuole no». Il Garante ha promesso un intervento con la Prefettura: «Siamo tutti preoccuparti per l’aumento della curva dei contagi, ma non è terrorizzando i bambini, già provati da numerose rinunce, che riusciremo a contenere il contagio. Non perdiamo il buon senso. Verrà il tempo in cui dovremo prenderci seriamente cura dei nostri fantasmi interni».

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3 commenti

  1. non c’èc nenti i pigghiari ,semu persi e puru ridicoli

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  2. In taluni contesti è evidente che si esagera. In altri no. Si vedano le code alle casse di certi supermercati senza rispettare le distanze. Stile “vogliamoci bene”.

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  3. La buona vecchia cara retorica sui figli “pezz’e core”.
    Poveri noi!

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