Mimmo Lucano condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi

Mimmo Lucano condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi

Dario Rondinella

Mimmo Lucano condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi

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giovedì 30 Settembre 2021 - 13:49

Lucano era accusato di associazione a delinquere, truffa, concussione, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

LOCRI (RC) – 13 anni e 2 mesi di reclusione, il doppio rispetto a quanto aveva chiesto la la procura di Locri (7 anni e 11 mesi). E’ la condanna inflitta all’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, dal Tribunale di Locri al termine del processo “Xenia” che vedeva Lucano sul banco degli imputati nell’inchiesta sulla gestione dei progetti di accoglienza. Lucano, era accusato, fra l’altro, di associazione a delinquere, truffa, concussione, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“A Riace comandava Lucano”. E’ quanto ha affermato nel corso della sua requisitoria il Pm Michele Permunian, nel chiedere la condanna. “Era lui il dominus assoluto, – ha proseguito Permunian – la vera finalità dei progetti di accoglienza a Riace era creare determinati sistemi clientelari. Lucano ha fatto tutto questo per un tornaconto politico-elettorale e lo si evince da diverse intercettazioni. Contava voti e persone. E chi non garantiva sostegno veniva allontanato”.

La reazione di De Magistris: “Mimmo Lucano uomo giusto, simbolo di umanità e di fratellanza universale.

“Per me Mimmo Lucano è un uomo giusto, un simbolo di umanità e di fratellanza universale. Non si è mai girato dall’altra parte di fronte alla richiesta di vita di esseri umani diversi.

Luigi De Magistris

Conoscevo Riace prima di Lucano ed era un borgo desertificato, con Lucano era divenuto un Paese ricco di energie, di economia circolare e di comunità viva. Con il post Lucano nuovamente abbandono e spopolamento. Per me Lucano è l’antitesi del crimine. Non è certo un cultore del diritto amministrativo, avrà pure commesso delle irregolarità ed illegittimità, ma sono convinto che alla fine del suo calvario verrà assolto perché ha agito per il bene e mai per il male.

Si deve avere fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Certo in una terra in cui pezzi significativi di politica e pezzi deviati delle istituzioni si sono mangiati tutto, tanto che mancano i diritti all’acqua, allo smaltimento dei rifiuti, alla depurazione, alla sanità pubblica e alla cura delle persone, al lavoro, alle infrastrutture materiali e digitali, alla mobilità, ai finanziamenti per lo sviluppo, alla cura delle fragilità e all’istruzione, con una emigrazione giovanile impressionante, vedere che il problema di questa regione sul piano giudiziario è Mimmo Lucano fa male al cuore e alla testa.

Ma la storia dell’umanità insegna che non sempre la giustizia coincide con la legalità. Mimmo non devi mollare perché sei un uomo buono e giusto e il popolo ti vuole bene. Ora mi voglio assumere la responsabilità di guidare la Calabria affinché con la volontà del popolo sovrano la giustizia e i diritti possano trionfare”.

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