Quando la presunta vittima della rapina ha chiamato il 112 per raccontare di essere stata costretta a cedere 1000 euro contenuti in canonica a quattro malviventi, i carabinieri hanno intuito che qualcosa di poco chiaro ci fosse dietro quel racconto. Le successive indagini hanno confermato i sospetti iniziali
Furto aggravato in concorso e simulazione di reato. Sono queste le accuse contestate a vario titolo a cinque persone di etá compresa tra i 21 e i 40 che hanno simulato una rapina per celare il furto di mille euro dalla canonica della Chiesa madre di Mirto. Il racconto della presunta vittima, fatto dopo aver chiamato il 112, non ha convinto i carabinieri. Il ragazzo aveva raccontato di essere stato raggiunto nella canonica da quattro persone che dopo aver rapinato mille euro custoditi nell’ufficio del parroco lo avevano rinchiuso nel bagno. Ma c’erano alcuni aspetti nella versione fornita dall vittima che subito avviate le indagini hanno confermato ai militari dell’Arma che non erano veri. Così per i cinque è scattata la denuncia a piede libero.