L’Unione Inquilini: “Ora tocca al Comune attuare le necessarie strategie sociali”

L’Unione Inquilini: “Ora tocca al Comune attuare le necessarie strategie sociali”

Eleonora Corace

L’Unione Inquilini: “Ora tocca al Comune attuare le necessarie strategie sociali”

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mercoledì 22 Aprile 2015 - 10:27

Dopo l’annuncio da parte della Prefettura di graduare l’intervento della forza pubblica per le famiglie inserite nell’elenco delle morosità incolpevoli, l’Unione Inquilini sollecita un intervento da parte del Comune, al fine di strutturale le dovute strategie di supporto sociale per gestire nel modo migliore i fondi regionali stanziati per le famiglie in difficoltà

Buona la mossa della Prefettura, ma ora tocca nuovamente al Comune. È il commento del sindacato Unione Inquilini, sospeso tra la soddisfazione per il blocco degli sfratti per morosità incolpevole e l’ansia per la scadenza della tregua, fissata per il 30 maggio, se il Comune non completerà l’elenco dei morosi incolpevoli con l’integrazione dei documenti richiesti dalla Prefettura. Ieri, con una nota ufficiale indirizzata alla Questura di Messina, la Prefettura ha ufficialmente accolto la richiesta di sindacati e inquilini, al fine di graduare l’intervento della forza pubblica nei casi di morosità incolpevole accertati dall’elenco siglato il 25 Marzo scorso dal Comune di Messina. Tale elenco, che al momento comprende in via provvisoria 12 famiglie, è stato giudicato, però, dagli uffici del Palazzo del Governo, incompleto. Questo perché sono stati riportati solo i dati anagrafici dei soggetti interessati, senza nessun accenno alla composizione del nucleo familiare ed altre informazioni complementari che la Prefettura giudica necessarie per il corretto completamento dell’elenco ai sensi della norma nazionale. Per questo, il Prefetto Stefano Trotta, pur bloccando l’uso della forza pubblica per le famiglie in questione, ha contemporaneamente rivolto una sorta di ultimatum al Comune: o l’elenco sarà completato in questo mese, o il 30 Maggio il periodo di proroga finirà e gli inquilini vittima di morosità incolpevole saranno trattati alla pari di tutti gli altri, con il conseguente utilizzo della forza pubblica, se richiesta dall’ufficiale giudiziario. La Prefettura chiede, inoltre, chiarezza sulle modalità di assistenza rivolta ai soggetti riconosciuti morosi incolpevoli che il Comune intende mettere in atto.

Essendo la data del 30 maggio terribilmente vicina, l’Unione Inquilini esprime grande preoccupazione e si rivolge alla Giunta Comunale affinché proceda celermente al completamento dell’elenco dei morosi incolpevoli e alla definizione delle strategie di sostegno previste dalla legge: “La nostra organizzazione sindacale – scrive l’UI – pur ritenendo insufficiente il tempo di proroga concesso dalla Prefettura, esprime soddisfazione per l’impegno assunto dal Prefetto di attuare finalmente la graduazione della forza pubblica prevista dall’art. 6 comma 5 della legge 124/13 e del Decreto interministeriale 202 del 14 maggio 2014. Premesso che la Regione Sicilia ha ripartito le risorse per i morosi incolpevoli ai comuni siciliani ad alta tensione abitativa, ci appare strettamente necessario che il Comune faccia la sua parte garantendo in tempi celeri l’accompagnamento sociale previsto dalla stessa legge e attivi sin da subito tutte le procedure necessarie per il passaggio da casa a casa. Non vogliamo che gli inquilini che possiedono i requisiti per l’accesso al contributo, rischino ancora una volta di rimanere ingabbiati in pastoie burocratiche e in rimpalli di responsabilità, perdendo ulteriore tempo prezioso”.

L’elenco delle morosità incolpevoli da solo non basta, dunque, a risolvere un problema complesso quanto drammatico per chi ne è investito. Servono strategie sociali, che le istituzioni devono attuare convocando un tavolo tecnico con tutte le realtà interessate al problema. “È fondamentale – continua il sindacato – che il Comune convochi gli inquilini ed i locatori per vagliare alcune modalità di intervento. Inoltre è fondamentale convocare i sindacati di categoria e le associazione della proprietà per il reperimento di alloggi disponibili per la stipula di nuovi contratti a canone concordato”.

Ricordiamo che secondo l’art. 5 del decreto interministeriale 202 del 14 maggio 2014, il contributo economico può essere utilizzato nei seguenti modi: sottoscrivendo con il proprietario dell'alloggio un nuovo contratto a canone concordato; versando un deposito cauzionale utile ai fine della stipula di un nuovo contratto di locazione. In tal caso il comune prevede le modalità per assicurare che il contributo sia versato contestualmente alla consegna dell'immobile; ristorando anche parzialmente il proprietario dell'alloggio, a patto che quest’ultimo dimostri la disponibilità di differire l'esecuzione del provvedimento di rilascio dell'immobile.

“La nostra organizzazione sindacale – conclude l’Unione Inquilini – farà la sua parte, tenendosi pronta a manifestare non escludendo forti azioni di protesta per far sì che questo sacrosanto diritto venga garantito in tempi rapidi”.

(Eleonora Corace)

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